Il 4 luglio che negli States viene celebrato come giorno dell’indipendenza, a Siena sarà ricordato come quello dell’indipendenza perduta della “propria” banca. Oggi giunge il via libera della Commissione Ue al piano di risanamento di banca Mps e insieme ad un sospiro di sollievo, di fatto, si apre l’ultima porta di Rocca Salimbeni allo Stato maggiore azionista dopo la ricapitalizzazione precauzionale da 5,4 miliardi euro; le previsioni superavano i 6.

Il prezzo di azionisti e obbligazionisti Chi metterà gli altri soldi per mettere in sicurezza la banca? Azionisti e obbligazionisti che forniranno un contributo pari ai 4,3 miliardi di euro. «La Bce ha confermato che Mps è solvibile e soddisfa i requisiti patrimoniali, e l’Italia ha ottenuto un impegno formale da parte di investitori privati ad acquistare il portafoglio di npl» spiega la Ue. Inoltre i detentori di obbligazioni subordinate al dettaglio che sono state vendute in modo scorretto potranno richiedere un risarcimento alla banca che riorienterà il suo modello di business e ripulirà il suo bilancio da oltre 26 miliardi di euro di crediti deteriorati grazie anche all’accordo raggiunto nei giorni scorsi con Atlante2.

Tetto retributivo, esuberi e chiusura filiali La ristrutturazione di Mps approvata dalla Ue sarà fatta in 5 anni e fissa un tetto retributivo per i dirigenti corrispondente a 10 volte il salario medio dei dipendenti. E proprio sul capitolo dipendenti l’Ad Marco Morelli incontrerà i sindacati domani e dopodomani per affrontare il cocente capitolo esuberi. Secondo alcune indiscrezioni però queste non dovrebbero essere più di 4mila e “digeribili” piuttosto bene in 5 anni grazie a prepensionamenti e ricorso a fondo di solidarietà. Sarebbero invece circa 400 le filiali che chiuderanno i battenti.

La fine dell’annus horribilis Con il salvataggio di Mps si mette fine a un «annus horribilis, iniziato nel giugno dello scorso anno con lo stress test, abbiamo avuto la totale consapevolezza di essere all’epicentro della crisi bancaria italiana e non solo». Lo ha detto Alessandro Falciai, presidente di Mps, promettendo che ora «la banca sarà molto florida» e «fra le più solide nell’Ue».

Orizzonte credibile Il piano di ristrutturazione di Mps «dà certezze» e «un orizzonte credibile» per la banca che avrà «un livello di capitale importante ed entro la prima metà del 2018 cederà quasi per intero le sofferenze, per un valore lordo di più di 28 miliardi». Così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan in conferenza stampa dopo il via libera Ue alla ricapitalizzazione precauzionale di Montepaschi.

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