Prendete una squadra con molti problemi a livello di carattere e personalità insieme ad una piazza che non ha più pazienza per lo stentare dei risultati ottenuti sul campo. Mettete tutto questo di fronte ad una provinciale che sogna da grande e mescolate bene aggiungendo la tensione e la carica agonistica che ruotano attorno ad un derby. È questa la ricetta che verrà servita domani all’ora di pranzo (ore 12.30), quando andrà in scena Fiorentina-Siena, derby che inaugura il girone di ritorno del calcio toscano di Serie A.

È derby Nonna papera usava suonare il suo triangolo per chiamare Ciccio a fare pranzo. Una sveglia, invece, è quella che dovrebbe suonare per la Fiorenitna di Delio Rossi, alle prese ancora con numerosi problemi che affliggono ormai la compagine viola da inizio stagione. In settimana è arrivato Amauri dalla Juventus e l’ingaggio del centroavanti italo brasiliano ha dato un po’ di entusiasmo ai tifosi viola che, in buona parte, annunciano di disertare lo stadio in occasione del derby con il Siena per continuare a protestare contro società e squadra. La Fiorentina non arriva benissimo al confronto con il Siena, essendo reduce da uno scialbo 0-0 a Cagliari e dall’ennesima prova incolore della compagine guidata da Delio Rossi. Contro i ‘cugini’ senesi il tecnico viola potrebbe scegliere di affidarsi al duo offensivo Amauri-Jovetic: un tandem che sulla carta appare decisamente interessante e ben assortito. Le uniche incognite possono essere le condizioni fisiche dei due, soprattutto del neo-acquisto Amauri che non vede il campo da molto tempo. Inevitabile poi affidarsi allo Jo-Jo in attacco: quando l’asso montenegrino non può essere schierato, la Fiorentina è offensivamente nulla.  Diverso sicuramente l’approccio alla gara del Siena che è reduce dal successo storico in Coppa Italia contro Chievo che ha aperto alla società bianconera le porte della semifinale per la prima volta nella sua storia centenaria. Dagli ultimi rumors, nonostante il rigetto del tecnico bianconero a domande sull’argomento, sembra che contro la Fiorentina Sannino si possa nuovamente affidare a quel 3-5-2 che tanto bene ha fatto contro il Napoli nello scorso turno di campionato e che è stato riproposto anche a Verona contro il Chievo proprio nel momento in cui la Robur si è portata in vantaggio. Stante che Brienza sembra essere sicuro di operare sulla trequarti campo offensiva, per Sannino c’è da sciogliere il nodo ‘prima punta’: Calaiò sembra avere qualche chances in più anche se in molti nella Città del Palio vorrebbero vedere Destro titolare.

La partita della svolta Queste le principali notizie che riguardano la vigilia di una partita che, valore del derby a parte, rappresenta molto più per la stagione di Fiorentina e Siena. I viola devono necessariamente cambiare rotta: 22 punti sono un bilancio estremamente deludente per quello che riguarda il girone di andata. E Firenze non ha più pazienza: servono punti e servono alla svelta se si vuole risalire la china nella seconda parte di stagione che si inaugura in questo weekend. Per il Siena il discorso è diverso, ma anche per la piazza senese il derby rappresenta qualcosa in più rispetto comunque ad una partita notoriamente molto sentita nella Città del Palio. La Robur non ha mai vinto a Firenze e mai forse come in questa circostanza, le si presenta davanti un’occasione per fare il colpaccio sulle rive dell’Arno. Un’altra possibilità per la squadra di Sannino di scrivere un’altra pagina di storia della società bianconera nell’arco di pochi giorni dopo il passaggio alle semifinali di Coppa Italia. La speranza è che le tensioni contro squadra e società da un parte, e quelle da derby dall’altra non rovinino lo spettacolo sportivo e calcistico. Non ci volgiamo ‘guastare’ il pranzo. Anche se, chi uscirà sconfitto dal campo, masticherà solo bocconi amari nel suo pranzo domenicale. 

Articolo precedente“Una comunicazione davvero mondiale”. Corriere di Maremma e di Siena parlano di noi in merito all’Ufficio Stampa dell’isola del Giglio
Articolo successivoNaufragio Concordia, la nave si muove. Ma resterà al Giglio tutta l’estate