Disposti dal Gip il sequestro e la chiusura del viadotto Puleto dell’E45, nei pressi di Valsavignone, in provincia di Arezzo, al confine fra Toscana e Romagna.

L’inchiesta Il provvedimento è stato richiesto dal procuratore di Arezzo Roberto Rossi nell’ambito dell’inchiesta sul cedimento di una piazzola della stessa E45 avvenuto l’11 febbraio scorso: secondo una commissione di tecnici incaricata dal pm, il viadotto sarebbe a rischio collasso. Il sequestro è stato notificato stamani dai Carabinieri della pg della Procura e da quelli forestali ed è stato disposto dal gip di Arezzo Piergiorgio Ponticelli.

Viabilità alternativa Ora è in corso l’individuazione di una viabilità alternativa per il traffico: sul posto un centinaio di operai dell’Anas addetti alle operazioni di traffico e i dirigenti del compartimento di Firenze. In base a quanto appreso la richiesta del procuratore capo di Arezzo Roberto Rossi si base sulle valutazioni della commissione di tecnici – composta dagli ingegneri Fabio Canè e Antonio Turco – sullo stato di logoramento di un pilone del viadotto, con possibili rischi sulla tenuta legati a un eventuale sovraccarico di traffico, in particolare di quello pesante. La verifica è stata disposta nell’ambito dell’inchiesta partita dalla frana che aveva interessato la piazzola di sosta a Pieve Santo Stefano e dopo che un ex poliziotto segnalò, con foto postate anche su Fb, l’usura del pilone in cemento armato del viadotto, con il ferro a vista. La Procura decise di inviare i Carabinieri per un sopralluogo e poi di affidare una consulenza a Canè e Turco, gli ingegneri che avevano già certificato il cattivo stato di manutenzione nella zona del crollo della piazzola dell’E45 nel territorio di Pieve Santo Stefano.

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