Col fallimento dello storico caffè delle Giubbe Rosse di Firenze, un altro pezzo di storia rischia di andarsene dalla città, insieme a tanti altri (per fare solo due esempi recenti, Giacosa e Hotel Tornabuoni Beacci). Così facendo la città perde i suoi tratti storici e culturali a tutto vantaggio di una vetrina a cielo aperto. Stamani in piazza della Repubblica, davanti al Caffè delle Giubbe Rosse, si è svolto un presidio coi lavoratori, la Filcams Cgil e i delegati di altre attività fiorentine. Nell’occasione, «per salvare un pezzo di storia della città», è stato presentato un appello al mondo imprenditoriale (già inviato a Confcommercio, Confesercenti, Cna, Confindustria) ed è stata annunciata una petizione su change.org (“Salviamo il Caffè delle Giubbe Rosse di Firenze”).

L’appello agli imprenditori Il Caffè delle Giubbe Rosse è un simbolo storico e culturale di Firenze. Il suo nome deriva dalle divise che indossavano i camerieri secondo la moda del momento in voga in Austria nei locali, scelte dai proprietari tedeschi, i fratelli Reininghaus, che lo aprirono alla fine dell’Ottocento. Questo caffè fu frequentato dalla ‘intellighenzia’ fiorentina, italiana nonché europea e segnatamente dagli esponenti del futurismo (movimento letterario) e non soltanto nel campo della cultura. Tuttavia, fu anche un punto di ritrovo per i fiorentini e soprattutto un simbolo della città. Oggi, per effetto della dichiarazione di fallimento del tribunale di Firenze, a seguito di una gestione non efficace ed efficiente che ha prodotto un’entità di debiti rilevanti, il Caffè delle Giubbe Rosse rischia di chiudere e con esso si rischia di perdere un pezzo della storia di Firenze, della città tutta. Non possiamo pensare Firenze, piazza della Repubblica senza il Caffè delle Giubbe Rosse. Ci permettiamo, senza esagerare, di sostenere che sarebbe come se a Firenze non avessimo più il Ponte Vecchio. Per questo la Filcams Cgil Firenze, categoria sindacale del commercio turismo e servizi, fa un appello alla imprenditoria fiorentina, toscana, italiana affinché si possa intervenire con investimento  per rilanciare il caffè e mantenere in vita un pezzo importante della storia di Firenze e dell’Italia, rilanciando sviluppo e occupazione. Ti invitiamo a sottoscrivere questo appello.

La vertenza Presso il tavolo di crisi della Città metropolitana è aperto un confronto e fino ad oggi, sulla vicenda Giubbe Rosse, vi è sempre stata una non chiarezza. «Quello che abbiamo appreso è che vi sono state operazioni finanziarie, la vendita del marchio, una ridda di voci su potenziali compratori, ma alla fine il fallimento è arrivato», dice la Filcams Cgil Firenze. Dentro quella realtà produttiva ci lavorano circa 20 persone e queste ultime rischiano di andare a casa senza lavoro e reddito. «Il 9 gennaio si riunirà il tavolo dell’unità di crisi della Città Metropolitana sulla vertenza: chiediamo che il curatore fallimentare venga a chiarire quali sono le intenzioni sulla prosecuzione della attività, poiché non possiamo pensare che la sola finalità della curatela, nell’esercizio provvisorio per tre mesi, possa essere quella del mantenimento dell’avviamento commerciale, pur importante – spiega la Filcams Cgil Firenze -. La finalità deve essere anche quella sociale, cioè il mantenimento dell’occupazione e il proseguimento della attività, senza interruzioni. Vigileremo affinché si mantenga la occupazione, e si creino le condizioni perché una importante realtà storica possa proseguire».

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