«La Asl tratta i cittadini come sudditi: nella risposta alla nostra interrogazione sulla soppressione del medico dall’ambulanza del Pet Siena 2 ci scrive che a loro avviso informare la popolazione non serviva perché tanto i malati comunque chiamano il 118, poi chi arriva arriva». A dirlo, in una nota, il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, firmatario dell’interrogazione con cui lui stesso aveva dato notizia del provvedimento con cui, dai primi di luglio, l’ambulanza in partenza dal punto di emergenza territoriale Siena 2 (quello che oltre al comune di Siena copre anche quelli di Monteriggioni, Monteroni d’Arbia, Murlo, Sovicille, Castelnuovo Berardenga e Asciano) avrebbe perduto il medico a bordo in favore di un equipaggio con solo infermiere e soccorritori volontari.

«Cittadini come sudditi di un reame» Come se «al contribuente che paga le tasse per ottenere sanità non dovesse importare di quale e quanto servizio gli torna indietro» spiega Marchetti nella nota. «Un tantino arrogante, mi pare, così come del resto molta parte della risposta alla nostra interrogazione che la Asl Toscana Sud Est, per il tramite della giunta regionale, ci ha fornito e che ci lascia insoddisfatti. I cittadini, sia utenti che medici e tutti gli attori del sistema dell’emergenza-urgenza territoriale, sono trattati come sudditi di un reame, e a noi non sta bene».

Articolo precedenteL’importanza della tradizione orale. Simone Cristicchi “Narrastorie” tra poesie e fiabe
Articolo successivoAssistenza in famiglia. Anziani, un fondo da 1 mln per chi si prende cura di un familiare non autosufficiente