500mila euro per cofinanziare progetti di formazione professionale rivolti a persone recluse nelle case circondariali di Arezzo, Firenze Sollicciano, Firenze Gozzini, Massa Marittima, Livorno, Isola di Gorgona, Porto Azzurro, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Volterra, Pistoia, Prato, Siena, San Gimignano. A stanziarli la Regione Toscana  attingendo dalle risorse del Por Fse 2014-2020.

Corsi per chi ha pena definitiva residua minima di 5 anni Per i detenuti la possibilità di imparare il mestiere di fornaio, idraulico, apicoltore, ma anche cuoco o elettricista. Le domande presentate sono state 29, di cui 26 dichiarate ammissibili, per un totale di circa 700 mila euro (691.959). Per fare fronte alla richiesta di fabbisogno formativo espressa in risposta all’avviso, su proposta dell’assessore all’Istruzione, formazione e lavoro Cristina Grieco, la giunta ha deciso di aumentare lo stanziamento previsto di ulteriori risorse (pari a 191.959 euro), in modo da poter finanziare tutti i progetti ammissibili. Potranno usufruire dei corsi, i detenuti delle carceri toscane con pena definitiva residua minima di cinque anni. Gli interventi formativi, strutturati in accordo con gli istituti penitenziari, tengono conto dei diversi requisiti di ingresso e delle caratteristiche soggettive dei destinatari, nonché delle esigenze dei fabbisogni formativi espresse dagli istituti penitenziari toscani, in particolare nei settori edilizia, idraulica, elettricità- elettrotecnica, cucina-ristorazione, apicoltura, giardinaggio-floricoltura, sartoria, acconciatura. Sono poi previsti specifici moduli formativi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e, per le attività nell’ambito della cucina-ristorazione, dei moduli formativi sull’igiene alimentare (Haccp).

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