Tre fantini del Palio di Siena ed un veterinario di Viterbo rinviati a giudizio per maltrattamento di animale, falso ideologico e violazione dei sigilli a vario titolo e in concorso. E’ quanto stabilito oggi dal Gup del Tribunale di Siena Roberta Malavasi che ha accolto le richieste di rinvio a giudizio della Procura di Siena secondo cui i 4 imputati avrebbero sostituito i microchip ad alcuni cavalli per ‘camuffarli’ da mezzo sangue al fine di eludere il regolamento sull’iscrizione degli animali all’albo del Comune di Siena che dà accesso al Palio. L’accusa riguarda poi la somministrazione ad alcuni cavalli di un cocktail di farmaci, per lo più antinfiammatori e antidolorifici, per mantenere il loro sangue al di sotto della soglia di rilevanza. Tra i fantini coinvolti Luigi Bruschelli, detto Trecciolino, più volte vincitore sul tufo di piazza del Campo, oltre al figlio Enrico Bruschelli e all’altro fantino Sebastiano Murtas. Il Gup ha respinto alcune eccezioni preliminari sulle intercettazioni e sulle perizie presentate dai legali degli indagati. La prima udienza del processo è fissata per il 23 novembre.

I legali dei Bruschelli: «Nel processo ci auguriamo assoluzione»«Dispiace perché già in questa fase si sarebbe potuta a nostro avviso chiarire e definire questa vicenda, ma evidentemente il Giudice ha ritenuto opportuno rimettere al giudice del dibattimento ogni decisione su tutte le imputazioni. A questo punto svilupperemo le nostre difese nel processo nel quale ci auguriamo di ottenere la sentenza di assoluzione che riteniamo meritino i nostri assistiti». Queste le parole dei due legali di Luigi e Enrico Bruschelli Enrico De Martino e Beniamino Schiavone.

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