Polizia di comunità per le strade di Firenze. E’ partito questa mattina il nuovo servizio di Vigile di quartiere. «Con l’assessore Federico Gianassi, il Comandante della Polizia Municipale Alessandro Casale e i cinque presidenti dei quartieri abbiamo mappato tutta la città suddividendola in 37 zone in ognuna delle quali avremo security point – spiega il sindaco di Firenze Dario Nardella -, che sono punti fissi dove gli agenti di Polizia Municipale saranno presenti per raccogliere esigenze, bisogni e dare informazioni, e delle pattuglie di vigili di quartiere, che circoleranno a piedi in tutti i quartieri con la missione principale di dialogare con i cittadini. I Vigili di quartiere saranno collegati alle Forze dell’Ordine, agli altri reparti della Polizia Municipale e agli uffici dell’aministrazione per segnalare gli interventi necessari. Il nostro obiettivo è che si stabilisca una vera e propria familiarità tra i cittadini e i vigili di quartiere. Questo servizio, che tocca tutti i quartieri fino alla periferia più lontana, non costa un euro di più alla comunità fiorentina ed è il frutto di una importante riorganizzazione e dell’assunzione recente di nuovi agenti. Ci auguriamo che i cittadini rispondano in maniera positiva al nuovo servizio, instaurando un rapporto proficuo con i vigili di quartiere nell’interesse della sicurezza di tutta la città».

46 agenti volontari I protagonisti di questa piccola grande rivoluzione saranno prima di tutti i 46 agenti volontari. «Quando abbiamo iniziato a progettare questo nuovo servizio ho chiesto all’interno del corpo chi volesse prendervi parte – ha raccontato il Comandante Casale – . In 46 hanno dato la loro disponibilità: si tratta in molti casi di giovani agenti, particolarmente motivati per questo tipo di attività e che saranno ulteriormente formati». A questi volontari si aggiungono i colleghi provenienti da altri reparti che, a rotazione, svolgeranno questo servizio in modo da arrivare ad un centinaio. Gli agenti lavoreranno sulla base di due modelli diversi ma complementari: il security point e la presenza dinamica. Il security point è un posto fisico in cui in giorni e fasce orarie precise gli agenti saranno presenti per parlare con i cittadini. Complessivamente sono 88 con presenze diversificate, anche sulla base delle indicazioni dei presidenti di Quartiere, e che potranno variare in corso d’opera a seconda delle esigenze: una volta la settimana, due volte al mese, una volta al mese.

Online calendario e indirizzi La mappa interattiva con le collocazioni dei security point è a disposizione su internet all’indirizzo https://drive.google.com/open?id=1xOYt2W89zTgn zXAiXg1dbBxMyY&usp=sharing. Cliccando su ogni singolo puntatore si apre una scheda con l’indirizzo preciso e frequenza e da novembre, trascorso il mese di sperimentazione, sarà consultabile anche il calendario con giorno e orario in cui gli agenti saranno presenti. Sia la mappa che il calendario saranno oggetto di comunicazioni mirate che vedranno, oltre alla distribuzione di materiale informativo presso le sedi dei Quartieri e nei luoghi di maggiore presenza di cittadini (come gli uffici dell’anagrafe, le biblioteche e via dicendo), anche una assemblea per ogni circoscrizione in cui sarà illustrato il nuovo servizio. Per il mese di sperimentazione di ottobre il calendario sarà comunicato settimanalmente.  Il secondo tassello dell’operazione Polizia di Comunità è la presenza dinamica degli agenti nelle 37 zone (articolate a loro volte in sub aree e in cui ricadono più security point) individuate in città: gli agenti si muoveranno a piedi nelle strade e piazze ricevendo segnalazioni, individuando criticità e avviando le procedure di risoluzione delle problematiche. Si tratta di un servizio complementare a quello dei security point che ha un duplice obiettivo: da un lato avviare un contatto diretto, costante e continuo con i cittadini tanto che saranno impiegati preferibilmente sempre gli stessi agenti; dall’altro avere una funzione di deterrenza soprattutto nei confronti dei comportamenti incivili. In caso di violazioni o di criticità specifiche gli agenti contatteranno i reparti specialistici della Polizia Municipale o, nel caso, le Forze dell’Ordine.

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