A cinque giorni dalla sconfitta immeritata di San Siro contro l’Inter la Fiorentina ottiene un altrettanto successo non equo per quanto visto contro l’Atalanta capitalizzando al massimo un calcio di rigore fischiato a proprio favore dall’arbitro, il signor Valeri di Roma, che punisce un presunto atterramento con contatto in area di Chiesa ad opera di Toloi. Per i gigliati sono tre punti che permettono a Pezzella e compagni di agganciare al terzo posto Sassuolo ed Inter ma che nascondono le difficoltà tremende patite dai gigliati contro gli uomini guidati da Gianpiero Gasperini che è stato molto bravo a spostare Papu Gomez dalle parti di Vitor Hugo sul centrodestro offensivo, e a infoltire un centrocampo dove Veretout fra i padroni di casa è stato l’unico a salvarsi. Il raddoppio dei viola a tempo ormai scaduto ad opera di Biraghi che direttamente da calcio di punizione ha sorpreso Gollini.

Gasperini vs Pioli Ma nel dopo partita, oltre al nervosismo di Gasperini che ha urlato di tutto al collega Pioli proprio per il rigore fischiato contro la sua Atalanta, il tecnico nerazzurro ha pesantemente accusato Federico Chiesa. «Chiesa è il miglior giovane del nostro campionato ma è un simulatore e deve pagarlo questo suo atteggiamento – ha raccontato proprio Gian Piero Gasperini-. Se ciò non accadrà si darà il cattivo esempio. L’errore commesso dagli arbitri nel rigore assegnato a suo favore è lampante, è stata presa una cantonata inaccettabile». A provare a difendere i suoi ci ha pensato il tecnico gigliato, Stefano Pioli. «Siamo stati in difficoltà fisicamente ma siamo stati tenaci ed un pizzico fortunati – ha raccontato il mister viola a fine partita -. E’ la prima volta che non giochiamo bene ma giocare bene e vincere significa orgoglio e sacrificarsi ed è quello che avevo chiesto ai miei ragazzi nell’intervallo. Quella di oggi (ieri ndr.) è una vittoria importantissima, l’Atalanta ha giocato meglio di noi e non avrei cambiato idea sulla prestazione della mia squadra anche se non avessimo vinto. La discussione a fine partita con Gasperini? Io sono andato per salutarlo e lui mi ha urlato che il rigore di Milano non c’era e che non c’era neanche quello di oggi – ha aggiunto Stefano Pioli -. Io non ho deciso né il rigore di Milano, né quello di oggi. Il rigore di oggi? Per un polpastrello ce l’hanno dato contro, per un contrasto oggi ce l’hanno dato a favore. Secondo me Chiesa ha rallentato la corsa ed ha fatto una scelta tecnico tattica giusta perché Toloi non poteva che contrastarlo. Volevamo togliere il possesso palla dell’Atalanta e loro ci hanno sorpreso spostando Papu Gomez dal centro sinistra al centro destra. Vitor Hugo è meno abituato di Milenkovic a rompere il gioco a certi avversari e siamo andati in difficoltà. Chiesa anche dal punto di vista fisica e della voglia di vincere i duelli è cresciuto tanto ma non si butta per terra appositamente».

Caso Chiesa «Si sta creando un caso Chiesa che non serve proprio a niente – ha preso le difese del compagno anche Cristiano Biraghi -. Chiesa è un giocatore forte, veloce, che forse in pochi riescono a fermarlo, e per questo usano la forza facendo fallo. Secondo me non è un giocatore che simula, che prende anzi tante botte e lasciamo stare Federico. Quando uno va più forte degli altri si cerca di trovare sempre qualcosa che non va ma parliamo del niente».

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