Riccardo Agnoletti, sindaco di Sinalunga
Riccardo Agnoletti, sindaco di Sinalunga
Riccardo Agnoletti, sindaco di Sinalunga

Viabilità, infrastrutture e prevenzione del dissesto idrogeologico. Sono queste le priorità che Riccardo Agnoletti, sindaco di Sinalunga e neoconsigliere della Provincia di secondo livello, indica per l’ente che si insedierà il prossimo 28 ottobre nell’intervista rilasciata al Corriere di Siena.

Unico rappresentante della Valdichiana nel Consiglio provinciale, quali i temi che maggiormente interessano questa parte del territorio senese?

«Conoscendo bene la Valdichiana auspico di portare avanti le istanze del territorio dopo un confronto serrato con i sindaci della zona. Ci sono tante cose da fare: tra i temi più importanti la viabilità con la manutenzione delle strade secondo le risorse a disposizione della Provincia; ma anche la prevenzione  del dissesto idrogeologico e degli eventi metereologici con il potenziamento delle attività di Protezione Civile e  manutenzione del territorio con il contenimento della fauna selvatica per dare risposte certe anche agli agricoltori. Ma per il momento è prematuro  parlare di cosa c’è da fare. Aspettiamo di conoscere le deleghe e poi decideremo».

Quali, invece, le tematiche di intervento per tutta la provincia di Siena?

«Quello che interessa la Valdichiana, penso che si possa allargare su tutto il resto della provincia. A quei temi, però, va aggiunto il lavoro. In passato è stato un tema che la Provincia ha gestito egregiamente , pur trattandosi di argomento complesso. Il nuovo ente provinciale dovrà continuare su quella linee e fronteggiare la povertà che avanza anche nei nostri territori. In questo ambito dobbiamo dare una mano ai Comuni e essere sempre in prima linea».

Quale sarà la parola d’ordine della nuova Provincia?

«L’impegno è molto grosso ma se collaboreremo insieme agli altri sindaci riusciremo a dare risposte  anche su altre tematiche delicate come lo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie e la fibra ottica. Attendiamo tutti fiduciosi il 28 ottobre, E a coloro che guardano con scetticismo l’ente appena nato voglio solo dire che tutto ciò che è nuovo incute un po’ di timore, ma bisogna scommettere sulle novità. Viviamo un momento difficile ma noi vogliamo superarlo con le novità sulla scia di quello che ci ha insegnato il passato, che non va mai gettato via».

Articolo precedenteVargas, la rinascita dell’eroe di Salonicco parte dalla famiglia
Articolo successivoEmpoli c’è il Cagliari. Da Tokio sintonizzeranno la tv sul Castellani