«Neppure il tempo di sbocciare e lo studio di fattibilità per la fusione tra Torrita di Siena e Montepulciano è già pubblicamente bocciato», così una nota del Comitato No alla fusione Torrita – Montepulciano. «Ovviamente perché i dati emersi dallo studio non sono favorevoli alla fusione dei due Comuni» è la chiosa.

«I presidenti e i componenti delle due commissioni comunali – continua – hanno espresso chiaramente il loro pensiero nel corso di una riunione pubblica tenutasi a Montepulciano, presso il Palazzo Comunale, alla presenza di numerosi rappresentanti del nostro Comitato. “Lo studio di fattibilità prodotto dagli esperti di Anci Toscana, commissionato dalle due amministrazioni e pagato con soldi pubblici non è valido, e potrebbe essere sostituito da un documento che verrà preparato “ad hoc” dagli stessi membri delle commissioni, “adeguando in maniera opportuna” uno studio per la fusione di quattro Comuni della Provincia di Padova”. In parole povere sarebbe copiato da un altro studio e “adeguato favorevolmente alla proposta di fusione tra Torrita e Montepulciano”».

«Queste le incredibili conclusioni dei lavori della Commissione congiunta! Hanno speso dei soldi pubblici per commissionare lo studio di fattibilità e ora lo vorrebbero buttare alle ortiche. Se daranno seguito ai loro propositi invieremo il tutto alla Corte dei Conti per denunciare lo sperpero di soldi pubblici!».

«Questo fa emergere chiaramente che dietro a questa scellerata proposta di fusione non c’è mai stato nessun progetto, ma solo arrivismo personale e dilettantismo politico. Con l’istituzione della Commissione per lo studio di fattibilità, si è cercato di dare una copertura nobile ad una proposta calata dall’alto, che farebbe solo gli interessi di due/tre carrieristi e non dei Cittadini torritesi e poliziani. In un analogo progetto di fusione a Galliera in provincia di Bologna, il PD locale, capendo che l’aria che tirava tra i Cittadini non era favorevole alla fusione, in modo pragmatico ha fermato il progetto. Lo stesso è successo a Rapolano Terme. Ci auguriamo che anche a Torrita il Pd fermi questa farsa. Se non si fermeranno prima saranno i Cittadini torritesi e poliziani a fermarli al referendum con una valanga di NO!».

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