dromedario agesciIl rispetto per l’ambiente viaggia su quattro zampe ed “ha la gobba”. Potrebbe essere questo un simpatico slogan per la prima sessione sperimentale di pulizia della spiaggia del Parco di San Rossore (domenica 5 ottobre, ore 10, ritrovo al centro visite) con l’ausilio dei dromedari donati dagli scout dell’Agesci nel corso della Route nazionale svoltasi ad agosto. La partecipazione alle attività è aperta al pubblico, per un numero massimo di trenta volontari che dovranno effettuare una prenotazione obbligatoria inviando una email all’indirizzo promozione@sanrossore.toscana.it e dotarsi di pranzo al sacco. Nelle intenzioni dell’Ente Parco, il ritorno dei dromedari nella ex tenuta presidenziale, dopo una presenza continuativa reale per oltre tre secoli, dal 1622 al 1944 e di nuovo nel Dopoguerra, potrà contribuire al rilancio di San Rossore quale meta di attività turistiche e di educazione ambientale. Ma anche di iniziative di ripristino dell’ecosistema dunale.

Lo studio Come ha mostrato un recente studio del Dipartimento di biologia dell’Università di Pisa, l’utilizzo di animali per la pulizia delle spiagge può infatti essere attuato, anche all’interno di aree a tutela integrale, senza alcun pregiudizio per la vegetazione presente. Nella Tenuta di San Rossore, a maggior ragione, oltre all’utilizzo dei cavalli, tali attività saranno d’ora in poi svolte anche con l’aiuto dei dromedari, che trasporteranno quintali di rifiuti raccolti in spiaggia senza alterare l’ecosistema.

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