carabinieri_4.jpgUna decina di Carabinieri sta eseguendo da questa mattina alcune perquisizioni, su delega della Procura minorile, nell’istituto superiore pisano frequentato dalla 14enne senegalese destinataria di lettere con insulti razzisti. Stanno operando militari in divisa e in borghese. Le perquisizioni servono ad acquisire i telefoni cellulari di tutti gli studenti della classe coinvolta e le password dei loro social network. Lo si appreso in ambienti investigativi. L’intervento dei militari è iniziato intorno alle 9.30 e proseguirà ancora a lungo.

I ragazzi ascoltati alla presenza di un docente  Gli alunni, infatti, vengono ascoltati singolarmente alla presenza di un insegnante o dei genitori. In un caso un padre si è recato in classe accompagnato da un legale, mentre la mamma di una studentessa è andata in caserma per riferire alcune circostanze che potrebbero risultare utili alle indagini. Tutti gli altri ragazzi sono stati ascoltati alla presenza di almeno un docente. Durante i colloqui gli alunni sono sempre stati tenuti d’occhio dai carabinieri per evitare che alcuni concordino le versioni da riferire agli inquirenti. Intorno alle 12.45, al termine dell’orario scolastico, la quattordicenne senegalese vittima degli insulti razzisti ha lasciato la scuola insieme al fratello più grande mentre i suoi compagni sono rimasti in classe perché le audizioni da parte degli investigatori stanno proseguendo.

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