criminalita«Nel 2016, la prudenza è d’obbligo perché si tratta di numeri non ancora consolidati, i primi dati forniscono un quadro della sicurezza che si mantiene su livelli soddisfacenti, facendo registrare un decremento complessivo dell’8% dei reati contro la persona e contro il patrimonio». Lo ha affermato Alessio Giuffrida, Prefetto di Firenze, a proposito della criminalità in Toscana, che calano «a conferma di un trend in costante decrescita dal 2013 ad oggi». Confrontando i dati provvisori del primo semestre 2016 con quelli dell’anno precedente, «il totale dei furti risulta diminuito del 7% – sostiene Giuffrida, che ha partecipato a un convegno sul tema della sicurezza promosso dalla Regione – con un discreto decremento di quelli perpetrati in abitazione (-9%) e negli esercizi commerciali (-8%). Le rapine segnano in complesso una lieve diminuzione (-2%), con un vistoso calo di quelle in banca (-39%) seguite da quelle in abitazione (-29%) e negli esercizi commerciali (-4%)».

Più crimini contro il patrimonio Negli anni Novanta il tasso di delitti in Toscana è rimasto costantemente più basso della media italiana. Poi nel 2002 la situazione si è invertita e da allora la delittuosità della regione è risultata sempre superiore. Nel 2014 si sono contati 5.057 delitti ogni centomila abitanti (in Italia erano 4.627). Nel 2015 sono scesi a 4.884, che in numeri assoluti fanno 182.870 reati denunciati nel corso di tutto l’anno nella regione. La diffusione dei reati sembra seguire la stessa geografia dello sviluppo economico e sociale: più sviluppo corrisponde ad un maggior numero di reati. L’assioma vale in particolare per i reati contro il patrimonio, ovvero furti e rapine, borseggi o truffe, più numerosi dove i redditi sono più alti.

rapinaOmicidi in calo Il report racconta anche che in Toscana sono diminuiti gli omicidi, in calo nella regione come in tutta la penisola. Dal 1991 ad oggi il livello rispetto alla media italiana è sempre rimasto più basso: nel 2015 ne sono stati contati 18 (volontari) e 54 tentati. Sono invece più frequenti in Toscana che in Italia e costantemente in crescita nel tempo le lesioni dolose: 120,5 (sempre nel 2015) per centomila abitanti, quintuplicato rispetto agli anni Novanta. Ma questo può esser letto anche come un dato positivo, frutto dei soprusi subiti tra le mure domestiche che prima non venivano denunciati ed oggi invece sì. Il numero delle violenze sessuali è stabile: 284 ancora nel 2015.

Diminuiscono i furti Sembra  essersi fermati negli ultimi anni anche la crescita dei furti: nel 2015 sono stati 2.783 per centomila abitanti (erano 2.908 l’anno prima). La Toscana pare comunque meno ‘protetta’ al riguardo a confronto con l’Italia nel suo complesso: la situazione si inverte per le rapine.

A Firenze, Prato e Lucca le maggiori denunce L’ultima curiosità riguarda le differenze tra i territori: il tasso di delitti si riduce passando dal nord al sud della Toscana. Le province con i valori più alti, sia pur con differenze e diverse incidenze nella tipologia di reati, sono Firenze, Prato e Lucca, seguono Livorno e Pisa. Un po’ più indietro si piazzano Massa-Carrara e Pistoia. Le province più sicure sono Grosseto, Arezzo e Siena.

 

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