Per comprendere la storia è necessario leggere i libri di testo, ma per approfondire meglio alcune tematiche è fondamentale visitare i luoghi dove questa si è svolta. Uno degli scopi del “Protocollo di intesa per l’attività di tutela e valorizzazione del patrimonio storico, politico e culturale dell’antifascismo e della Resistenza”, firmato nel 2011 dall’Amministrazione comunale, dall’Anpi di San Gimignano e dall’istituto scolastico Folgòre, è proprio quello di mettere i ragazzi a contatto con episodi rilevanti della Seconda guerra mondiale. Dopo gli incontri tenuti a scuola per il Giorno della Memoria ed il Giorno del Ricordo, grazie alla nona edizione del “Bus della Memoria”, i 44 studenti delle classi terze medie si sono recati nei giorni scorsi ad Alfonsine. La cittadina in provincia di Ravenna era situata sulla «Linea Gotica», l’ultima fascia difensiva predisposta dalle truppe nazifasciste per impedire la Liberazione del Nord Italia da parte degli eserciti Alleati e dei gruppi di combattimento del Corpo Italiano di Liberazione. Ad Alfonsine erano stati destinati la maggior parte di quei 58 giovani che, l’8 gennaio 1945, erano partiti da San Gimignano per arruolarsi come volontari nel Nuovo Esercito di Liberazione Nazionale e, il 10 aprile di 74 anni fa, avevano contribuito allo sfondamento del fronte di guerra sul fiume Senio, liberando la città dall’occupazione tedesca.

Il sindaco di Alfonsine Mauro Venturi, l’assessore alla Cultura Roberta Contoli, il capogruppo di maggioranza del Consiglio comunale Roberto Laudini e Antonietta Di Carluccio, la direttrice del Museo della Battaglia del Senio, hanno accolto gli studenti ed i docenti della scuola media turrita, la delegazione dell’Anpi sangimignanese ed il vicesindaco Niccolò Guicciardini, regalando loro un libretto con i testi della “Dichiarazione universale dei diritti umani”, della “Dichiarazione delle nazioni unite sui difensori dei diritti umani” e della “Costituzione della Repubblica italiana”. Accompagnati dalle guide Sara e Riccardo, i ragazzi delle due classi hanno, prima visto un video con le immagini girate durante gli avvenimenti bellici, immagini di proprietà dell’Imperial War Museum di Londra, e, poi, visitato le sale del museo. In particolare, all’interno del Museo della Battaglia del Senio, i ragazzi hanno potuto sperimentare l’esperienza più cruenta che i civili hanno vissuto durante la guerra: il bombardamento. Divisi in due gruppi, gli studenti sangimignanesi sono entrati, per alcuni minuti, nella sala emozionale denominata “Il rifugio”. Nel buio di questa stanza vengono riprodotti i suoni della sirena, i rumori degli aerei da caccia, soprannominati “Pippo”, ed i bombardamenti per far capire, in piccolo, la paura che le popolazioni civile vivono in occasione dei bombardamenti. Nel pomeriggio, poi, i ragazzi hanno percorso 5 km sull’argine del fiume Senio per arrivare in località Rossetta: è in questo luogo che, il 10 aprile 1945, anche grazie ai volontari sangimignanesi era stato sfondato il fronte di guerra.

Nei giorni a seguire nell’abbazia dei Santi Salvatore e Cirino ad Abbadia a Isola, una delegazione di ragazzi delle terze medie, insieme con altri studenti delle scuole secondarie di primo grado dei Comuni coinvolti nel ricordo dell’Eccidio di Montemaggio, ha partecipato ai Consigli comunali aperti.

 

Articolo precedentePiano economico finanziario 2019, la Tari resta invariata
Articolo successivoCosa Fai Questa Notte?. Gli Ex-Otago in concerto al TuscanyHall