Milo Manara – Le Stanze del Desiderio è un viaggio attraverso quarant'anni di lavoro e di passione per l'Illustrazione e il Fumetto di uno dei più grandi maestri mondiali di queste Arti, ed è il tentativo di immergere totalmente il visitatore, non solo nella produzione artistica dell'artista veronese ma anche, in qualche modo, di permettergli di comprendere il suo modo interiore di essere Autore.
Come si può intuire dal nome, che può rimandare al concetto di stanze fisiche ma anche a quello di “istanze” (con echi che arrivano al rinascimento e alle Stanze di Poliziano), il percorso della Mostra si svilupperà in una serie di ambienti materiali, e al tempo stesso concettuali, che vogliono dare la sensazione al visitatore di entrare letteralmente nella mente, oltre che nell'universo grafico, di Manara.

All'inizio, ancora prima dell'ingresso vero e proprio in Mostra, sarà esposto per la prima volta in assoluto il quadro che Manara dipinse nel 1964, e che raffigura l'allora diciannovenne studente dell'Accademia di Belle Arti intento a prendere a calci una mucca, simbolo delle Arti figurative classiche: Manara ha infatti in quel periodo deciso che sarà il Fumetto il suo campo di intervento; il mondo della pittura ha forse perso un protagonista, ma quello della “letteratura disegnata” ha guadagnato uno degli autori più importanti nel panorama mondiale. Per fortuna.

La mostra prosegue poi con una sala video ed una audio, due stanze “sensoriali”, che vogliono far entrare il visitatore in confidenza con l'autore, farlo entrare nell'intimità del suo studio, farlo guardare da dietro le spalle dell'artista mentre disegna, far sentire la sua voce e quella dei suoi colleghi, prima di entrare negli spazi più prettamente visivi.

Nella grande sala successiva, l'allestimento permetterà di entrare in quattro stanze, sospese nel vuoto, che rappresentano i principali angoli di lettura della produzione di Manara: il suo alter ego Giuseppe Bergman, i suoi amici-maestri-mentori Hugo Pratt e Federico Fellini e le famose Storie Brevi, dalle conosciutissime Candid Camera a quelle realizzate più di recente, fino ad una vera chicca: due pagine in cui il nostro autore interpreta una piccola storia, omaggio ad Albert Uderzo, con protagonisti Asterix ed Obelix. In fondo alla sala, l'ultimo capolavoro realizzato in ordine di tempo, I Borgia, con il loro grande impatto visivo e la loro forza comunicativa.

Il pubblico continuerà quindi a percorrere le Stanze di Manara, per trovare una selezione dei suoi lavori più diversi, in quella serie di “Ramificazioni Artistiche” che lo hanno portato a lavorare nei campi artistici più vari e a mettere il suo talento a disposizione della stampa, del cinema, del teatro e così via, dalle pubblicità degli anni ottanta ai recentissimi pannelli per le scenografie dello spettacolo musicaleI Viaggi di Ulisse di Nicola Piovani.

Spazio poi, ovviamente, per i lavori più eroticamente intensi, nella stanza “Eros e Thanatos”, per la quale Manara ha realizzato appositamente una splendida interpretazione dell'Estasi di santa Teresa d'Avila di Gian Lorenzo Bernini, nello stesso stile della serie de Il Pittore e la Modella, di cui una selezione delle tavole meno esposte in pubblico sarà visibile nella stanza precedente.
Un lungo corridoio di pagine originali, permetterà di incontrare i personaggi dei suoi fumetti più emblematici: dagli anni settanta, con lo Scimmiotto e l'Uomo delle nevi, ad oggi, attraverso le tavole con protagonista la Claudia de Il Gioco, Miele del Profumo dell'Invisibile, o Gulliveriana.
Prima di arrivare alle ultime due sezioni, una sala video permetterà di approfondire ulteriormente la conoscenza dell'autore veronese, attraverso una serie di contributi filmati, realizzati appositamente o estratti da alcuni dei tanti documentari che sono stati prodotti o sono in produzione sull'arte di Manara.

La mostra si completa poi con la sezione di “Manara Illustratore”, in cui il suo genio artistico è stato messo al servizio delle tante copertine e manifesti in tutto il mondo e una sezione praticamente inedita, di disegni per produzioni che non sono arrivate al pubblico perché interrotte, e che sotto il nome di “Progetti Perduti” ci faranno conoscere la sua interpretazione del personaggio di Barbarella (per un remake del film del 1968) e gli studi per un cartone animato per bambini, ispirato al mondo di Ulisse, dal nome di lavoro Itaca.

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