Amministrazione comunale e associazioni di volontariato fanno squadra per la salvaguardia dei beni storici, artistici e ambientali. E’ quanto accade a San Gimignano grazie ai “patti di collaborazione” tra Comune e associazioni. Due quelli siglati nei giorni scorsi, il primo con il Gruppo Storico Castelvecchio” per la cura e la rigenerazione delle Fonti Medievali, il secondo con l’Associazione Monastero di Bose per la cura e la rigenerazione del cimitero della Pieve di Santa Maria Assunta a Cellole e bosco della Fonte di San Bartolo. «Nella fattiva collaborazione tra amministrazione comunale e associazioni risiede la migliore gestione dei beni comuni – sottolinea Ilaria Garosi, assessore alle politiche sociali del Comune di San Gimignano -. Non solo, con i patti di cittadinanza, all’interno del progetto “Cantieri Sociali”, si amplifica l’affezione dei cittadini verso quell’inestimabile patrimonio storico, artistico e ambientale di cui è ricco il nostro territorio e che, difficilmente, sarebbe tutelabile senza il fondamentale apporto della comunità».

I volontari del Gruppo Storico Castelvecchio si occuperanno delle aree intorno alle fonti medievali con lo scopo di liberarle da erbe infestanti, detriti e immondizia. L’attività sarà coordinata e condivisa con l’Ufficio Tecnico del Comune che concorrerà alle spese sostenute dall’associazione per l’acquisto di piccole strumentazioni e di quanto altro occorrente.

L’Associazione Monastero di Bose interverrà al cimitero della Pieve di Santa Maria Assunta a Cellole e nel bosco della Fonte di San Bartolo provvedendo alla ripulitura delle fosse di scolo di acque piovane dagli accumuli di foglie, pietrame e argille; al contenimento e alla eliminazione di vegetazioni infestanti e al taglio degli arbusti e dei rami secchi colpiti da malattie. Il Comune assicura l’eventuale supporto tecnico alla realizzazione del progetto, in particolare per attività come la raccolta delle potature e la fornitura di piccoli attrezzi.

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