musicstradaArrivo in ritardo, e me ne scuso, perché i concerti sono già cominciati da un paio di settimane.

Ma me ne voglio occupare lo stesso, perché da qui al 18 agosto restano ancora nove date e quindi c’è tutto il tempo, per chi non la conosce, di andare a scoprire Musicastrada Festival (leggi).

Fin da quando li ho conosciuti, cinque anni fa (ma questa è la sedicesima edizione), ho sempre considerato Musicastrada Festival il modo migliore per animare le serate della nostra Toscana: concerti gratuiti con artisti di grande talento (magari poco noti al grande pubblico, ma molto apprezzati da chi conosce la buona musica a livello internazionale) nelle piazze più belle dei piccoli paesi della provincia di Pisa, da Montecastelli a Monteverdi Marittimo, da Montopoli in Valdarno a Casale Marittimo, da Santa Luce a Chianni e via elencando.

Ma gli organizzatori di Musicastrada Festival, con orecchio sempre attento alla voce del loro pubblico, hanno voluto fare di più: un festival che non si limita alla musica, ma ti vuole proprio far scoprire i paesi toscani: con un concorso fotografico sui concerti ed i luoghi dove si svolgono, un mercatino per la vendita dei prodotti tipici (in preziosa collaborazione con il progetto Vetrina Toscana), la segnalazione dei luoghi dove dormire e dove mangiare.

Ed una nota veramente particolare di attenzione: quella di provare a scegliere la piazza più adatta per ogni musicista, in modo che ci sia armonia non casuale fra le note delle canzoni e lo sfondo di chiese, palazzi o giardini.

Questa formula ormai collaudata con successo, di immediata lettura per il turista e capace di coinvolgere tanti operatori dell’accoglienza, dovrebbe, secondo me, essere di esempio per altre iniziative, in tante parti della Toscana, e magari avere un maggiore sostegno di visibilità e di promozione, per diventare uno degli elementi di punta dell’estate.

Valorizzando così, accanto alle tante altre iniziative musicali che ci sono, una nota di originalità e di capillare presenza sul territorio, in luoghi dove è probabile che – senza i concerti di Musicastrada Festival – molti turisti, e anche tanti di noi, non sarebbero mai andati.

 

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