livorno«Le risposte della Regione sono quelle relative ad una serie di strumenti che abbiamo deciso di mettere in piedi in particolare sui lavori di pubblica utilità che saranno privi di ammortizzatori sociali. Da domani va in procedura l’atto quindi sarà pubblicato il bando entro la fine del mese, c’è un milione di euro e le zone di crisi sono quelle privilegiate». A dirlo è l’assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini che questo pomeriggio nella sede della Regione in via Pico della Mirandola a Firenze ha avuto un incontro tecnico organizzato per fare il punto sugli ammortizzatori sociali per le aziende dell’area interessata all’Accordo di programma per l’area di Livorno dove sono state convocate le  organizzazioni sindacali e le istituzioni. «Il problema vero – ha spiegato l’assessore – è che si sono concentrati sull’area di Livorno una serie di problematiche rispetto a settori particolari che hanno riguardato in particolare l’area portuale e dall’altra il settore dell’acciaio che hanno subito effetti pesanti a livello mondiale, non solo sul territorio italiano».

«Piombino ha svoltato» «Su Piombino credo che si possa dire che la situazione ormai ha svoltato – ha aggiunto l’assessore – , nel senso che con l’accordo siglato nei giorni scorsi con Cevital, con il fatto che giovedì prossimo firmeremo a Roma il piano di reindustrializzazione che mette a disposizione 50 milioni di euro per quell’area per chi vuole insediarsi sostanzialmente abbiamo dato una prospettiva di medio lungo periodo, e abbiamo anche risolto il grosso dei problemi occupazionali. Rimane il tema dell’indotto su quale dobbiamo lavorare”.

Verso l’accordo di programma per Livorno «Su Livorno ho parlato anche oggi con il viceministro dello sviluppo economico De Vincenti e con Luca Lotti, credo che entro il 20 di questo mese verrà firmato un accordo di programma: abbiamo posto le basi perché si possa accompagnare una fase di sviluppo e di ripresa della città». Oggi però l’assessore al lavoro Simoncini ha trattato in particolare con le aziende dell’area di Livorno sul tema ammortizzatori sociali. All’incontro erano presenti tutte le sigle sindacali: Cgil, Cisl, Uil e Fiom. «Abbiamo chiesto questo incontro, alla presenza anche dell’Inps per capire bene quali possono essere gli ammortizzatori sociali dopo la cassa integrazione – ha raccontato Fausto Fagioli, segretario generale della Fim di Livorno – E’chiaro che sappiamo benissimo che gli ammortizzatori sociali sono quelli ordinari, tradizionali, quindi abbiamo chiesto alla regione uno sforzo maggiore per capire se ci siano delle soluzioni diverse da quelli che sono i parametri ordinari. Ho seguito più territori in questo frangente. Dico sempre che in Toscana è evidente quello che è successo a Piombino dove è stato portato ad esempio in tutta Italia ed anche fuori perché lì c’era non solo l’unità sindacale ma c’era un vero e proprio nucleo composto dal sindacato, dalla politica, dalle istituzioni e dal sistema delle imprese. Questo nucleo ci ha permesso di portare quei risultati a Piombino che speriamo di trovare anche a Livorno».

Incentivi all’occupazione anche a carattere retroattivo Oltre al milione di euro «stiamo lanciando, fra l’altro questo anche con effetto retroattivo il bando di incentivo all’occupazione che prevede mezzo milione di euro sull’area di Livorno – ha concluso Simoncini – per chi voglia assumere i lavoratori in mobilità e poi valuteremo anche in relazione alle novità che stanno intervenendo sul fronte degli ammortizzatori la possibilità di attivare il contratto di ricollocazione che è uno strumento che accompagna il lavoratore che ha perso ogni tipo di sostegno fino al reintegro effettivo al lavoro».

 

 

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