Riceviamo dal Circolo “Città Domani-Sinistra per Siena”, un intervento dell’avvocato Luana Garzia in merito alla conclusione, avvenuta qualche giorno fa, del processo relativo alla privatizzazione dell’aeroporto di Ampugnano (Siena) e alle procedure di gara che individuarono Galaxy Fund socio privato per l’Aeroporto Ampugnano Spa. Un processo la cui conclusione appariva già scontata da tempo, purtroppo, tanto che questa testata già nel 2014 annunciava che il processo stava prendendo il “volo” verso la prescrizione in merito al reato più grave, quello della turbativa d’asta. Complici anche schermaglie procedurali che facevano perdere tempo. In alcuni casi con protagonisti proprio alcune parti civili che avrebbero avuto interesse a che il processo si concludesse con condanne. Il tema poi dei vizi di notifica evidenzia come il destino della Giustizia in questo Paese resti appeso a cavilli burocratici che ne sviliscono il senso e, in ultima istanza, i risultati. Salvo che, come chiede l’avvocato Garzia, non siano invece responsabilità precisa di qualcuno (M.T.).

di Luana Garzia*

“Processo di Ampugnano, quello che gli addetti ai lavori hanno definito “il processo dei processi”, perché da esso avrebbero dovuto dipanarsi chissà quali indagini… Tutto sfumato. Mi scandalizza l’esito e la piega che ha preso il processo, ma ancor più come ci siamo arrivati. La politica, i nostri rappresentanti dovrebbero chiedere con vigore che il Ministro inviasse degli Ispettori. Non possiamo assolutamente rassegnarci ad una giustizia lenta, inefficiente e anche incomprensibile per la sua isteria nella valutazione dei fatti.

Memorizziamo la vicenda:
1) I fatti di cui ai capi di imputazione sono avvenuti tra il 2007 ed il 2008, mentre la richiesta di rinvio a giudizio è stata formulata dal Pubblico Ministero, Antonino Nastasi, nel maggio 2012 (cinque anni di indagine!!!!!).

2) Il rinvio a giudizio è dell’aprile 2013 (in sostanza il Giudice dell’Udienza Preliminare, Monica Gaggelli, ha impiegato circa un anno per decidere se rinviare a giudizio gli indagati).

3) La prima udienza del processo si è tenuta nell’ottobre 2013; per ben due anni, si sono susseguite una serie di udienze inutili (ben sette), di rinvii su rinvii, di notifiche sbagliate o tardive; solo in data 26 marzo 2015 veniva aperto il dibattimento.

4) Nell’ottobre 2015 è finalmente arrivato a presiedere il Collegio il Giudice Luciano Costantini (il precedente Presidente, il Delio Cammarosano, era “provvisorio”); si è dovuto, quindi, procedere nuovamente alle formalità di apertura del dibattimento.

Fortunatamente non sono state ritenute riproponibili le innumerevoli eccezioni già illustrate nelle precedenti udienze; tuttavia, il Collegio ha dovuto dare atto dell’intervenuta prescrizione di alcuni reati, invitando le parti a pronunciarsi in proposito (relativamente alla turbativa d’asta – il cuore del processo – nonché alla rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio; più in particolare, alcuni degli imputati erano accusati di aver riferito in anticipo a Galaxy del bando per la gestione dell’aeroporto). Per gli altri reati, l’abuso d’ufficio si è prescritto nel 2016 ed il falso si sarebbe prescritto nel 2020.

5) L’udienza del 15 febbraio 2016 è stata clamorosa: testi presenti (uno arrivato persino dal Giappone), ma impossibilità di procedere alla loro escussione in quanto il Tribunale non era riuscito a notificare ad alcuni imputati (Luisa Torchia ed Enzo Viani) il verbale della precedente udienza nella quale era stato modificato un capo di imputazione; i medesimi sono risultati irreperibili!! Possibile che non si sappia dove trovare la professoressa che ci ha onorato (nel senso di costosi) dei suoi pareri legali nel periodo di presidenza Mussari? Oppure che non si conoscesse la residenza dell’ex presidente della società aeroportuale? In sostanza, altra udienza inutile e la prescrizione correva. Chi è il responsabile di queste errate notifiche? Tutto è passato ancora sotto silenzio.

6) Siamo arrivati, poi, all’udienza del 26 settembre 2017, quando il Pm ha chiesto la condanna di sette indagati per i famosi reati di “falso”, valutati nel corso del processo come “innocui”.
7) Infine, il 17 ottobre 2017 si è concluso il processo: il Presidente Luciano Costantini ha dichiarato l’assoluzione di tutti gli imputati con formula piena.

8) Quindi, dopo dieci anni, a parte le spese enormi che ha sostenuto la Procura (e quindi lo Stato) per queste indagini, con migliaia di ore di intercettazioni che sono sparite nel nulla, si aggiunge -sostanzialmente- la denegata giustizia.

E’ evidente che certi fatti non potranno certo passare impuniti al vaglio del Tribunale della Storia, ma su istanza di chi e quando??
La vera sconfitta è, come spesso succede, la Politica, ancora una volta disonorata da coloro che tutto il giorno stanno a giocare a Risiko, avendo sul tavolo anziché un tabellone con il mondo, un piatto di ceci rinsecchiti.

*avvocato

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