Empoli_tifo4Ufficialmente fra Empoli e Fiorentina c’è una rivalità territoriale per la breve distanza che separa la cittadina principale della Valdelsa e il capoluogo di regione, rinforzatasi negli anni e che per fortuna non è mai sconfinata in incidenti o contatti fra le due tifoserie che abbiano portato a episodi di ordine pubblico. Anzi, pensando alle recenti sfide fra azzurri e viola, le immagini più belle sono legate ai viaggi in motorino dei supporters viola da Firenze a Empoli verso il «Castellani», in tragitti dal sapore vintage, o striscioni esposti dagli stessi tifosi della Fiorentina che per prendere in giro i colleghi toscani hanno esposto lenzuoli ironici come quello su cui vi era vergata la scritta «Vi si smonta lo stadio dell’Ikea».

Aria nuova tra le società Purtroppo i rapporti societari e di mercato negli ultimi vent’anni non sono stati buoni, anzi. L’ultimo affare, prima del passaggio in prestito la scorsa estate del centrocampista Matias Vecino all’Empoli, era risalente al 1999, con il trasferimento in prestito di Fabrizio Ficini a Firenze, in una deludente sessione di mercato invernale della Fiorentina che allora era lanciata verso la possibile conquista dello scudetto. Per fortuna la scorsa estate da una parte il ds Carli e, dall’altra il duo PradèMacia, hanno ripreso a dialogare e oltre al trasferimento dell’ex mediano del Nacional de Montevideo alla corte di Maurizio Sarri, si è parlato di altri giocatori che nelle prossime stagioni potrebbero viaggiare calcisticamente parlando sulla superstrada Fi-Pi-Li: da Piccini a Brillante, che piacciono all’Empoli, a Pucciarelli e Valdifiori che sono tutt’altro che disprezzati dal club gigliato. Il merito del riallacciamento dei rapporti fra la società guidata da Fabrizio Corsi e quella di proprietà della famiglia Della Valle è merito soprattutto di Vincenzo Montella, oltre dieci anni in maglia azzurra, soprattutto nel settore giovanile, in cui l’allenatore gigliato era compagno di elementi come Nicola Caccia, oggi suo collaboratore tecnico nella Fiorentina, e il super bomber dell’Udinese Antonio Di Natale. E grazie a Montella una parte di Empoli avrà un po’ il cuore diviso a metà domenica prossima al «Franchi», a cominciare dal patron Fabrizio Corsi che considera l’Aereoplanino un suo figlioccio, ma anche la sua primogenita, Rebecca che è nata negli anni in cui l’allenatore viola si allenava al centro sportivo di Monteboro.

gomezRivalità in campo Ma la rivalità fra Empoli e Fiorentina in vista della gara di domenica prossima è già alta da diverse settimane. Da Pucciarelli che ha detto che farebbe di tutto pur di fare un gol a Mario Gomez e compagni, passando per Tonelli, bacchettato sui social network dai suoi tifosi per una maglia gigliata indossata dieci giorni fa in occasione di una gara di beneficenza, con replica del difensore nato a Firenze che ha detto: «Sono più empolese io di tanti tifosi dell’Empoli». Insomma, anche se da Firenze fanno finta che contro l’Empoli sia una gara qualsiasi, la sfida è molto sentita e il tecnico azzurro Sarri ha spiegato subito dopo il match contro il Torino quale può essere la chiave per fare risultato. «Se abbiamo una sola possibilità di regalare una gioia ai nostri tifosi è quella di giocare come sempre, con personalità e senza timore reverenziale – ha detto l’ex allenatore di Salernitana e Arezzo, grande estimatore di Vincenzo Montella –. Sappiamo quanto questa gara sia importante per i nostri tifosi e se vogliamo dare loro una soddisfazione, pur sapendo la differenza economica che c’è fra noi e la Fiorentina, dovremo essere compatti e determinati, consapevoli che il nostro campionato passa da Firenze ma che non siamo noi la squadra obbligata a vincere la partita di domenica prossima».

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