«Potrebbe essere un’idea». Così l’assessore toscano all’Agricoltura, Marco Remaschi, parlando a margine di una conferenza stampa tenutasi questa mattina a Palazzo Sacrati Strozzi a Firenze, ha risposto ad una domanda dei giornalisti che gli hanno chiesto se la regione governata da Enrico Rossi non stia pensando di organizzare una kermesse di vino proprio in Toscana, sul modello di quanto accade da anni a Verona con Vinitaly. «Ne parleremo in giunta, ho una comunicazione da fare al presidente Rossi – ha aggiunto Remaschi -. È chiaro che pensare ad un’iniziativa tipo un Vinitaly toscano effettivamente potrebbe creare slancio in termini di interesse e nuove opportunità non solo per l’agroalimentare ma anche per il nostro turismo perchè si sa benissimo che capacità ha di attrazione il settore agroalimentare per il turismo».
Valorizzare il brand dei vini toscani «Noi crediamo che la promozione serva moltissimo alla valorizzazione dei nostri prodotti, a far conoscere molto bene la qualità del nostro vino. – ha sottolineato ancora l’assessore Remaschi -. Ne è la testimonianza anche il grande successo che hanno riscontrato anche l’ultima iniziativa sulle anteprime e sul Buy Wine. Molti buyers che sono venuti a livello internazionale hanno trovato risposte positive. Molti contratti si sono stipulati, è un crescendo. Il che vuol dire che il vino toscano ha delle peculiarità che sono rilevabili. Noi riscontriamo che la promozione sia un elemento fondamentale per la valorizzazione del prodotto e non possiamo assolutamente abbassare la guardia quindi riteniamo che studiare insieme iniziative di promozione del vino come di altri prodotti dell’agroalimentare, sia il punto di forza».
Un Vinitaly per la Toscana Ma quando si potrebbe calendarizzare questo nuovo evento sul vino in Toscana? «Questo è tutto un percorso in itinere che dovremmo costruire con i produttori, con i consorzi, che dovremmo valorizzare, che dovremmo chiaramente capire in che modo possiamo iniziare questo tipo di percorso.- ha precisato Marco Remaschi -. È diciamo un’idea progettuale sulla quale ci vorremmo confrontare anche come, quando, dove, ed in che maniera può essere fatta. Noi dobbiamo essere al fianco dei nostri produttori e valorizzare al massimo le nostre produzioni». Ancora incertezza su quali prodotti presentare a questo Vinitaly in salsa toscana. «Ne dobbiamo parlare, potrebbe essere che all’inizio potremmo fare qualcosa solo in salsa toscana, quindi che sia espressione delle nostre tipicità. -ha concluso Remaschi – Poi vedremo se non fosse il caso di unirlo ad un’iniziativa ancora più importante. Con questo non vorremmo fare iniziative che entrino in contrasto con il Vinitaly. A noi interessa promuovere le nostre specificità ed il nostro settore agroalimentare».