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FIRENZE – Dopo quasi due decenni, la storica gru che ha dominato il panorama delle Gallerie degli Uffizi a Firenze sarà finalmente rimossa.

L’annuncio è arrivato dal direttore del museo, Simone Verde, che in un’intervista a La Nazione ha fissato in cinquanta giorni il termine per la rimozione della struttura metallica, diventata negli anni un simbolo controverso della lentezza dei lavori di ampliamento del celebre museo fiorentino.

«Toglieremo la maledetta gru entro cinquanta giorni da oggi», ha dichiarato Verde, sottolineando come la sua direzione abbia assunto due impegni straordinari: la riapertura del Corridoio Vasariano, già realizzata, e l’eliminazione della gru, che da vent’anni campeggia nel piazzale degli Uffizi. «Non è stata un’operazione semplice – ha spiegato –. Abbiamo dovuto riorganizzare il cantiere, razionalizzando le fasi e concentrando la maggior parte degli approvvigionamenti negli ultimi mesi, così che il materiale da movimentare con la gru fosse solo residuale».

La gru, installata nel 2006 per supportare i lavori di ampliamento dei Nuovi Uffizi, è diventata parte integrante – seppur indesiderata – dello skyline cittadino, finendo immortalata in milioni di fotografie di turisti e alimentando polemiche e ironie sui social, dove è nata perfino una pagina dedicata, “Gru in Florence”. La sua presenza ha suscitato discussioni anche per i costi: la rimozione, secondo gli ultimi accordi tra il consorzio di ditte e lo Stato, dovrebbe aggirarsi sui 400mila euro, una cifra inferiore rispetto a quanto richiesto in passato.

Il direttore Verde ha spiegato che la gru verrà sostituita da un montacarichi, finanziato grazie a una sponsorizzazione collettiva di imprenditori cittadini, mentre lo smontaggio della struttura sarà gratuito, come previsto dal contratto con la ditta che gestisce il cantiere dei Nuovi Uffizi. Le spese per il nuovo sistema di trasporto dei materiali ammonteranno a circa 170-180mila euro.

La rimozione della gru rappresenta non solo un intervento tecnico, ma anche un gesto simbolico: «Voglio restituire al piazzale antistante gli Uffizi la funzione di salotto elegante della città», ha affermato Verde, ricordando che la presenza della gru ha attraversato cinque legislature, dieci ministri della cultura, quattro soprintendenti e due direttori manager.

Il direttore ha inoltre sottolineato che, sebbene la gru stia per essere smontata, i lavori di ampliamento degli Uffizi continueranno ancora per alcuni anni, con la realizzazione di nuovi collegamenti verticali e l’allestimento di ulteriori spazi espositivi.

La rimozione della gru sarà celebrata con una cerimonia pubblica, a sottolineare il valore simbolico dell’evento per Firenze e per il museo, che si prepara così a restituire ai cittadini e ai visitatori uno degli scorci più iconici della città, finalmente libero da ingombranti presenze contemporanee.

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