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FIRENZE – Partenza record per la campagna di vaccinazione anti influenzale in Toscana, con circa mezzo milione di dosi somministrate in meno di un mese.

Secondo i dati ufficiali, le somministrazioni raggiungono le 440 mila, ma il numero reale potrebbe essere più alto a causa di discrepanze nelle registrazioni da parte dei medici di famiglia.

L’aumento rispetto agli anni precedenti non è legato a cambiamenti organizzativi, poiché la struttura regionale è da tempo ben collaudata. A somministrare i vaccini sono i medici e pediatri di famiglia, i dipartimenti della prevenzione delle Asl e le farmacie.

Una novità positiva è stata la puntualità nella consegna dei vaccini, che hanno permesso di iniziare le somministrazioni nelle Rsa già il primo ottobre per gli anziani fragili. Entro la settimana successiva, medici e pediatri disponevano delle prime dosi, dando così un avvio tempestivo alla campagna.

Nel 2024 la Toscana ha somministrato finora ufficialmente 440 mila dosi a ottobre, un dato nettamente superiore rispetto agli anni precedenti, in cui i numeri oscillavano tra 177 mila e 365 mila. Lo scorso anno la regione aveva somministrato complessivamente 878 mila dosi, mentre nel biennio precedente si erano superate le 800 mila dosi annuali. L’assessorato alla Salute ha previsto un fabbisogno di 935 mila dosi, con la possibilità di aumentare le forniture grazie a una quota riservata alle Regioni, il cosiddetto “quinto d’obbligo”. Finora sono state consegnate 640 mila dosi a medici, pediatri e centri vaccinali.

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, si è detto “molto contento della risposta della gente” e ha espresso la speranza che l’adesione continui a crescere. “Si tratta di un elemento distintivo della Toscana. Abbiamo imparato la lezione del Covid,” ha dichiarato.

Secondo Giani, la pandemia ha avuto aspetti positivi, perché ha aumentato la consapevolezza dell’importanza della sanità pubblica e della prevenzione. “Con l’aumento della popolazione anziana nella nostra regione, i vaccini diventano uno strumento sanitario sempre più fondamentale.”

Per quanto riguarda la somministrazione del vaccino contro il Covid-19, che registra numeri simili a quelli del 2023, con circa 67 mila dosi somministrate fino a ieri. La vaccinazione antinfluenzale e quella anti Covid sono offerte in contemporanea soprattutto a persone con più di 60 anni o con condizioni di salute a rischio. La prevenzione antinfluenzale viene raccomandata anche a donne in gravidanza e bambini sotto i sei anni, per i quali è disponibile il vaccino spray, che evita la puntura.

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