viareggio123456.jpgMauro Moretti, quando era amministratore delegato di Ferrovie, minacciò, in una sede istituzionale, «di licenziare tutti i ferrovieri che avrebbero contestato i problemi della sicurezza». Lo ha detto l’ex assessore della Provincia di Lucca, Emiliano Favilla, che ha testimoniato al processo per la strage di Viareggio, del 29 giugno 2009.

Il racconto Il 14 settembre di quell’anno, ha raccontato Favilla, Moretti partecipava ad una riunione in Regione Toscana, convocata dall’allora presidente Claudio Martini, per fare il punto sulle conseguenze del disastro ferroviario. «Lui fece prima un ragionamento generale – ha detto in aula Favilla- poi sul ferroviere Riccardo Antonini che era stato intervistato da Repubblica qualche giorno prima.Lo disse molto concitato: quello lì lo licenzio, lo licenzio». ha continuato Favilla, che ha ricordato come a quell’incontro parteciparono, tra gli altri, l’allora vicepresidente della Provincia di Lucca, Patrizio Petrucci, l’allora sindaco di Viareggio, Luca Lunardini e vari funzionari delle Ferrovie. Durante l’udienza, l’avvocato che difende Fs, Armando D’Apote, ha chiesto che sia sentito, in merito a questa vicenda, Claudio Martini. Il Giudice si è riservato di decidere.

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