«L’ospedale delle Scotte, come denunciato da più parti, ha più che dimezzato i posti letto e dalla direzione sanitaria e dall’assessorato del Comune di Siena, anziché smentite, giungono giustificazioni inaccettabili». A dirlo i consiglieri regionali di Sì-Toscana a Sinistra Paolo Sarti e Tommaso Fattori che in una nota spiegano come “gli effetti della riforma sanitaria toscana” stiano «aggredendo anche gli ospedali maggiori, come Le Scotte di Siena, dove i posti di letto sono scesi da 1400 a 600, con l’effetto di allungare le liste di attesa e di ingolfare i pronti soccorso.

Tutta colpa dell’influenza? «Quando si dice sottolineano Sarti e Fattori – che queste riduzioni sarebbero giustificate dai progressi della medicina, si prende in considerazione quella che è solo una minima attenuante. In realtà, le degenze sono accorciate proprio perché si tagliano posti letto e personale, puntando al risparmio a discapito dell’efficienza. Nel frattempo il territorio non è attrezzato a ricevere il degente che, dopo le dimissioni e al riacuirsi delle patologie, è costretto a tornare al pronto soccorso». «Come avevamo previsto i pronti soccorso sono andati in tilt durante il periodo delle feste, ma non si può tirare sempre in ballo il picco dell’influenza, che è un aggravante, semmai, ma non la causa dell’incapacità dei servizi di rispondere ai cittadini» concludono Sarti e Fattori.

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