Molti hanno in comune il “mangiar bene”, a casa o nelle mense scolastiche, e dunque l’educazione alimentare di bambini e famiglie e la filiera corta, altri puntano a valorizzare prodotti tipici (come Ricciarelli IGP e PanforteIGP, ma anche Olio extravegine toscano IGP), altri ancora riportano in auge antichi grani e antichi semi, o riscoprono le “radici intelligenti” , poi c’è “la via dell’acqua buona” fino al toscanismo di “adotta du’ galline”, che regala uova fresche quotidiane grazie ad una “adozione” inconsueta, quella delle galline ovaiole. Sono le “buone pratiche” già sviluppate e operanti in Toscana realizzate grazie all’impegno degli Enti della Toscana, Camere di Commercio, Comuni, Unioni di Comuni, Province, che rappresentano altrettante realizzazioni coerenti con il tema di Expo 2015 “nutrire il pianeta, energia per la vita” e con il “buon vivere Toscano”, che sarà la bandiera della nostra regione all’Esposizione Universale.

L’elenco pubblicato dalla Regione ne contiene 31, di queste 21 vengono da Comuni (Capannori, Capolona, Carmignano, Colle Val d’Elsa, Cutigliano, Fauglia, Firenze, Fosdinovo, Lucca, Montaione, Montespertoli, Piombino, Pisa, Prato, Pratovecchio-Stia, Quarrata, San Miniato, Santa Croce sull’Arno, Seggiano, Semproniano, Sestino) 5 da Unioni di Comuni (Garfagnana, Comuni Montani Amiata Grossetana, Comuni Montani del Casentino, Comuni Valdarno e Valdisieve), 3 da Camere di Commercio (Arezzo e Siena) e 2 da Province (Firenze e Siena), e rappresentano tutta la Toscana.

La presentazione – A Firenze, nella sala Pegaso di palazzo Strozzi Sacrati, si è svolta la presentazione con l’assessore regionale Gianni Salvadori e con la presidente regionale dell’Anci, Sara Biagiotti. A tutti i soggetti che hanno presentato le “buone pratiche” è stato consegnato un diploma da parte della Regione Toscana. “La Toscana – ha detto Salvadori – sta mostrando una grandissima vitalità e l’incontro di stamani è l’ennesima riprova del fatto che ci presenteremo ad Expo in maniera compatta e saremo un interlocutore importante perchè la Toscana è sicuramente in grado di parlare con tutto il mondo.” Riferendosi più in particolare ai progetti presentati, Salvadori ha detto: “Gli Enti della Toscana, che oggi ci presentano i loro progetti, non hanno lavorato in funzione di Expo, ma da tempo lavorano sul territorio, valorizzano i prodotti, fanno educazione al cibo, fanno anche integrazione, ma anche questa è una caratteristica della Toscana, il suo civismo, e la Toscana è conosciuta come terra di civiltà. Grazie a questi progetti, che porteremo ad Expo, valorizziamo l’esperienza delle istituzioni in Toscana, ma questa sarà anche una carta da spendere per il futuro, perchè se vi sono imprenditori che voglio investire in un territorio – ha concluso Salvadori – lo faranno più volentieri se il territorio ha queste caratteristiche”.

Expo 2015, ecco tutte le 31 “buone pratiche” del “buon vivere” Toscano – Ed ecco una sintetica descrizione di tutte le buone pratiche realizzate dagli Enti della Toscana che sono state premiate stamani a Firenze dall’assessore all’agricoltura e foreste, Gianni Salvadori, e dalla presidente di Anci Toscana, Sara Biagiotti. (Nella foto un momento della premiazione)

Camera di Commercio di Arezzo
Olio di oliva IGP: una sana risorsa per tutti

Il progetto mira alla diffusione di un uso consapevole dell’Olio di Oliva IGP, quale importante e sana risorsa alimentare, attraverso la valorizzazione di una selezione di oli che presentano eccellenti caratteristiche organolettiche. Sono state organizzate 16 cene tematiche con degustazioni guidate e redatto un catalogo disponibile all’indirizzo http://www.stradadelvino.arezzo.it/it/arezzo-olio-qualità.html.
Sono stati erogati percorsi informativi e di degustazione nelle scuole per evidenziare le qualità degli oli IGP.

Camera di Commercio di Siena
Panforte di Siena IGP: tracciabilità e valorizzazione del prodotto

Il “Panforte di Siena IGP”, simbolo della gastronomia senese, viene ottenuto dalla lavorazione di un impasto realizzato con ingredienti di elevata qualità, per questo, si è reso necessario porre in essere un sistema anticontraffazione basato sulla tracciabilità del prodotto.
Attraverso la sinergia nata tra il Comitato Promotore del Panforte di Siena IGP, la C.C.I.A.A. di Siena quale ente preposto al controllo e La Co.Ge.P.s.r.l. Controllo genetico Piante e Cibi (nata come Spin Off dell’Università di Siena), è stato possibile valorizzare e tutelare un importante prodotto dolciario locale, apportando un certo valore aggiunto al territorio di produzione ed una garanzia per il produttore e per il consumatore finale.

Camera di Commercio di Siena
Ricciarelli di Siena IGP : tracciabilità e valorizzazione del prodotto

Attraverso la collaborazione tra il Comitato Promotore del Ricciarello di Siena IGP, la Camera di Commercio di Siena, quale ente preposto al controllo e la Co.Ge.P. s.r.l., Controllo genetico Piante e Cibi, nata come Spin-Off dell’Università di Siena, è stato possibile redigere e mettere in atto il Disciplinare di Produzione ed il Piano dei Controlli di Conformità, basato su ispezioni aziendali, analisi genetico-molecolari e fisico-chimiche dei campioni. I Ricciarelli di Siena rappresentano il primo prodotto dolciario italiano che può fregiarsi del marchio IGP, per ciò necessitano di un sistema di anticontraffazione a garanzia di qualità e tracciabilità del prodotto. La Camera di commercio di Siena, su autorizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ha svolto l’incarico di Organismo di controllo negli ultimi sei anni assicurando l’applicazione ed il rispetto del Disciplinare di produzione.
segreteria.generale@si.camcom.it

Comune di Capolona
Ristorazione scolastica di qualità tra filiera corta e partecipazione

Il progetto TUTTIGIORNI a Capolona quale prodotto di un processo di apprendimento della comunità locale. Il cibo consumato a scuola come prodotto culturale veicolo di educazione alla salute, ambientale e alla diversità. Attraverso una stretta collaborazione con gestore, produttori e fruitori finali, il Comune di Capolona ha costruito un modello fondato sui quattro assi Qualità, Sicurezza, Gusto ed Eticità. Nel progetto TUTTIGIORNI, costruito insieme a Betadue Coop. Soc., si utilizzano menù settimanali e stagionali, prodotti di filiera corta e piatti locali, si fanno corsi di educazione alimentare, si recupera il cibo non consumato e si promuovono inserimenti lavorativi.

Comune di Colle di Val d’Elsa
Taste the Quality

Il progetto “Taste the Quality” abbina il cristallo di Colle di Val d’Elsa alla gastronomia regionale. Esalta il connubio tra manifattura e ristorazione della regione attraverso “Vetrina Toscana a Tavola”. Prioritaria la sostenibilità: con la “rottamazione” dei vecchi bicchieri, presi e sostituiti con quelli di alta qualità di RCR Cristalleria Italiana, si recupera il 100% del materiale dismesso. Promozione territoriale by produzione locale, esaltando il rapporto vino, cristallo, ambiente.


Comune di Fauglia
Valorizzazione dell’olivo “Gremigno di Fauglia”

L’Amministrazione Comunale ha iniziato, da qualche anno, un progetto di valorizzazione del “Gremigno di Fauglia”, una rara cultivar autoctona di olivo il cui olio, particolarmente delicato e profumato, è di eccellente qualità.
(http://olivo.arsia.toscana.it/olivotoscano/index.php?hmenu=0&elmid=103&tabid=0)
Grazie al supporto scientifico del CNR-IVALSA, è stata avviata la riproduzione di oltre 1000 piante in terreni degli agricoltori locali. E’ stato inoltre registrato il logo “Gremigno di Fauglia”, con relativo disciplinare d’uso al fine di sviluppare marketing e valorizzazione commerciale.


Comune di Fosdinovo
Patto per la qualità fra il comune di Fosdinovo, i produttori agroalimentari ed artigianali, gli operatori turistici e i commercianti del territorio.

Uno slogan, Fosdinovo, vivere bene, e un Patto per la Qualità fra Comune e agricoltori, turismo, commercio per tante buone pratiche integrate. Dagli acquisti verdi, al Manifesto sul Cibo, al no OGM e pesticidi, agli orti sociali, al coinvolgimento delle scuole. Banca della terra, biologico, filiera corta, sovranità sul cibo, energie sostenibili. Risultato atteso: una coscienza partecipata del valore del territorio e dell’inevitabilità di procedere a cambi sostenibili in ogni campo, creando lavoro. Lentamente.

Comune di Montaione
Progetto MA.RI.SA.

il Comune di Montaione e la ASL 11 si sono impegnati sul tema del non spreco alimentare ed hanno sviluppato una rete di servizi che svolge la propria azione sociale su questo territorio andando a recuperare gli alimenti non somministrati nelle strutture da Loro gestite.
Il Comune di Montaione ha effettuato una riorganizzazione dell’attività di produzione pasti, andando a ridurre i quantitativi prodotti e a recuperare quello che non viene sporzionato, procedendo a fornire i pasti ad una Comunità per Minori, con il vincolo del riutilizzo delle risorse per attività formative dei giovani del centro.

Comune di Piombino
Progetto Sterpaia

A giugno 2012 la Parchi Val di Cornia SpA (società in house dei Comuni di Piombino, Campiglia M.ma, San Vincenzo, Suvereto e Sassetta) ha sottoscritto con l’Università di Firenze, la Provincia di Livorno, i comuni soci, il Coordinamento Toscano Produttori Biologico e l’Associazione Val di Cornia Bio, un protocollo d’intesa che ha dato vita ad un progetto, oggetto anche di un programma Life, di recupero e valorizzazione di coltivazioni biologiche e autoctone di frumento, grazie alla semina di Grani Antichi in una porzione di terreno agricolo del Parco costiero della Sterpaia (ANPIL) e che ha portato alla nascita dell’azienda agricola Progetto Sterpaia.

Comune di Prato
La memoria dei semi

Attraverso questo progetto Prato ha promosso la coltivazione dei “grani antichi”presso le Cascine di Tavola per produrre pane destinato alle scuole. L’obiettivo è evitare la diffusione di intolleranze legate al consumo di pane prodotto con lavorazioni moderne. Anche per la coltivazione è stato scelto di adottare pratiche a tutela dell’ecosistema. Il Comune si è fatto dunque promotore di una politica che guarda al futuro delle nuove generazioni, attraverso la valorizzazione di un prodotto genuino.

Comune di Quarrata
Mangiar sano, mangiar bene

Il programma alimentare attuato nei servizi educativi del Comune di Quarrata ricalca il modello alimentare toscano, un “compendio” di saperi e sapori che, partendo dai prodotti agricoli della campagna toscana e passando per una cucina semplice e misurata, ha inteso stimolare una riflessione privilegiata intorno al cibo come risorsa naturale e prodotto dell’attività dell’uomo, come strumento per uno sviluppo equo, sostenibile e partecipato e come responsabilità sociale per la promozione della salute.

Comune di Santa Croce sull’Arno
Il Piatto della Mamma

La Cucina Scolastica del Comune di Santa Croce sull’Arno è gestita direttamente e sostiene progetti di educazione alimentare. Il concorso “Il Piatto della Mamma”, ideato nel 2006 dalla Commissione Mensa (scuola, genitori, cuoche, Asl 11, Pediatri) è l’emblema di tale impegno. Obiettivo è la partecipazione delle famiglie alla costruzione del menù. Come funziona? Le mamme inviano le ricette all’U.O. Servizi Educativi; pediatri e cuoche ne selezionano una rosa poi i bambini decretano il Piatto Vincitore. Le ricette finaliste vengono preparate nella cucina scolastica dalle stesse mamme. I piatti vincitori sono inseriti nel menù. Due le sezioni speciali: il “Piatto della Maestra” e il “Piatto del Dottore”.

Comune di Semproniano
La memoria dei semi

Sostenendo il progetto “La memoria dei semi”, avviato nel 2009 dall’associazione culturale “La Piazzoletta” avente come obiettivo primario “Cibo e salute”, l’Amministrazione Comunale di Semproniano ha inteso valorizzare la ricerca sui grani di varietà antica (Abbondanza, Autonomia, Gentil Rosso e il Farro monococco). L’impegno è volto allo sviluppo di un sistema territoriale di filiera corta con l’obiettivo di coniugare un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e capace di integrarsi con la comunità locale, realizzando un alimento di base in modo antitetico rispetto alle scale dimensionali proprie della produzione industriale. Questo progetto prevede: (1) una coltivazione, senza l’uso di concimi, di frumenti contenenti glutine di media/bassa forza e quantità elevata di metaboliti secondari; (2) una macinazione a pietra semintegrale per preservare nella farina le qualità organolettiche; (3) una panificazione a pasta acida.
Inoltre, attraverso il progetto, l’Amministrazione Comunale intende dare sostanza all’idea che il proprio territorio si presta per la sua naturale specificità a sostenere attività economiche compatibili con la tutela dell’ambiente, della salute dei propri cittadini ed in grado di aumentare la qualità della vita.

Provincia di Firenze
Terrefiorenti

Progetto TERREFIORENTI: convegni e workshop nel territorio della Provincia di Firenze, sui temi di multifunzionalità aziendale, tutela di territorio e ambiente, produzione di agro-energie, sviluppo di idee innovative sperimentate negli anni.
Focus su Agricoltura sociale per coinvolgere fasce deboli in progetti di integrazione.
Fine 2014: evoluzione turistica del progetto in tre eventi espositivi alla Galleria delle Carrozze, Firenze.

Unione Comuni Garfagnana
Ri-dare valore alla terra

In Garfagnana, con il progetto per la salvaguardia della biodiversità rurale coltivata ed allevata, sono state recuperate varietà e razze espressione dei caratteri identitari della tradizione, e costituita una rete tra produttori e consumatori per un nuovo rapporto tra la terra ed i suoi abitanti. Recuperate 144 varietà frutticole e 50 viticole, 29 varietà orticole, conservate presso la locale Banca del Germoplasma.
Realizzato un modello per il recupero di alcuni elementi tipici del paesaggio agrario tradizionale.

Unione dei Comuni Montani del Casentino
FESTASAGGIA – feste a misura di paesaggio

FESTASAGGIA è un’iniziativa, promossa dal 2008 dall’Unione dei Comuni Montani del Casentino nell’ambito del progetto Ecomuseo. Il progetto ha come finalità principale quella di avviare un percorso di qualificazione, valorizzazione e promozione delle feste paesane, concepite quali importanti momenti di socializzazione e di accoglienza, stimolando atteggiamenti di sensibilità ecologica e di riscoperta e salvaguardia dei valori e dei prodotti del territorio. In particolare sono promosse e premiate le iniziative che privilegiano i seguenti aspetti:
– valorizzazione del patrimonio culturale locale
– utilizzo di prodotti provenienti dal territorio e celebrazione di piatti tipici locali
– modalità virtuose di riduzione, riciclo e smaltimento dei rifiuti

Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve
Adotta du’ galline

Adotta du’ galline è un progetto dell’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve: distribuire 2 galline ovaiole a famiglia per importanti benefici ambientali, sviluppo sostenibile delle piccole comunità rurali e di sicurezza agroalimentare. Con le galline si possono ottenere, con un minimo sforzo, una riduzione della quantità dei rifiuti organici da scarti alimentari, riduzione della quantità di rifiuti di plastica e cartone da imballaggi portauova e disponibilità di fertilizzante naturale da utilizzare per orto o giardino, in cambio di uova fresche per il consumo familiare.

Unione dei Comuni montani del Casentino
Salvaguardia e diffusione della biodiversità attraverso l’attività del vivaio di Cerreta (Camaldoli – AR)

Il vivaio di Cerreta, costituito nel 1881, è ubicato nella Foresta di Camaldoli (AR) all’interno del parco nazionale delle Foreste Casentinesi. Da alcuni anni l’Unione dei Comuni montani del Casentino lo utilizza per produrvi oltre che il materiale forestale anche giovani piante di numerose varietà di frutta locale (circa 280 accessioni), recuperate in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Suscita interessa la presenza nel vivaio di molteplici specie forestali e del campo catalogo degli antichi frutti: periodicamente vengono organizzate iniziative per far conoscere la rilevante biodiversità presente nel territorio casentinese e giornate formative sulle tecniche colturali legate alla frutticoltura eco-sostenibile.

Unione dei Comuni Montani Amiata Grossetana
Amiata responsabile

Amiata responsabile è un progetto in provincia di Grosseto, smart, inclusivo e sostenibile, che realizza: campi rurali per minori e gruppi di minori con disabilità; inserimenti socio terapeutici in aziende agricole; corsi di agricoltura sociale; orti sociali per disabili psichici provenienti da centri; orti sociali in RSA; agricatering e bottega responsabile; centri rurali sociali nelle frazioni con servizi di prossimità; condomini sociali flessibili.

Provincia di Siena
Terre di Siena Green, Terre del buon vivere per un futuro sostenibile

Le Terre di Siena hanno scelto di adottare i principi della sostenibilità per valorizzare e preservare il loro patrimonio: quattro Siti Unesco, un territorio “Carbon free”, 70 Musei, 30 prodotti agricoli a denominazione di origine, 800 aziende agricole biologiche per 40.000 ettari, un paesaggio e un patrimonio artistico di grande valore. Il progetto “Terre di Siena Green” coinvolge l’intera collettività in un processo di crescita sostenibile con un “Patto di comunità” e una rete di imprese che conta 148 aziende impegnate nel rispetto dell’ambiente per la qualità della vita. www.green.terresiena.it

Comune di Sestino
La rivoluzione biologica per la montagna

“C’è un posto, incastonato tra i profili singolari dell’Appennino toscano, dove l’uomo può ritrovare se stesso e percepire l’ambiente un amico prezioso. Per questo, il progetto del Comune di Sestino (AR) “La rivoluzione biologica per la montagna” offre opportunità di valorizzazione delle colture foraggere e della produzione zootecnica con allevamenti di razza Chianina, utilizzando criteri biologici. Ciò, in un contesto storico-culturale straordinario, dall’Alpe della Luna al Sasso di Simone, che mostra un repertorio, tutto da scoprire, fatto di emergenze archeologiche, architettoniche e artistiche.”

Comune di Seggiano
Radici intelligenti

Il progetto nasce nel 2005, con lo scopo di affiancare all’attività agricola diffusa, strutturalmente in difficoltà, integrandoli con azioni diverse, fra cui scienza, biodiversità e tecnologia per l’agricoltura, con arte, architettura, tradizione e territorio. In una cisterna cilindrica ‘800esca, alta 12 metri, posta lungo le mura, crescono, libere nel vuoto, le radici di un’olivastra alimentate con tecnica areoponica; il tronco e la chioma dell’albero disegnano lo spazio di una piccola piazza, sopra la cisterna, che si affaccia sul vulcano del monte Amiata.

Comune di San Miniato
La qualità nel piatto

Il progetto “La qualità nel piatto”, adottato dal Comune di San Miniato, persegue la finalità di sensibilizzare la comunità locale sull’importanza della qualità dei prodotti alimentari, sia agendo direttamente nell’ambito del servizio di ristorazione scolastica – con utilizzo di materie prime biologiche, a filiera corta, a km 0 ed inserendo nel proprio menù piatti tipici toscani – sia attraverso interventi di educazione alimentare, proponendo azioni orientate all’adozione di stili alimentari adeguati, alla sostenibilità ambientale ed al consumo consapevole, con una particolare attenzione alla lotta allo spreco ed alla riduzione degli scarti.

Comune di Pratovecchio Stia
Crescere Slow

Obiettivo del Comune di Pratovecchio Stia era quello di offrire all’interno della propria mensa scolastica una ristorazione capace di promuovere un’alimentazione che rispecchia il motto Slow “buona, pulita e giusta” e consapevole nelle scuole, attraverso la valorizzazione dei prodotti di filiera corta e a km zero. Il progetto ha trovato un partner ideale nella Cooperativa Sociale Betadue che ci ha proposto il menù “Tutti i giorni” e un sostegno importante nel progetto “Pensa che mensa nel parco nazionale delle foreste Casentinesi” inserito negli obbiettivi di “Oltreterra”.

Comune di Pisa
Pisa città che mangia sano

Protocollo tra Regione, Comune, UNIPI, AOUP, ASL 5, volto a prevenire l’insorgenza di patologie di forte impatto sociale come obesità e disturbi del comportamento alimentare.
I firmatari si impegnano a :
– realizzare azioni dirette a diffondere la cultura della sana alimentazione
– promuovere iniziative di prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare presso
adolescenti e scuole con interventi scientificamente validati
– misurare i risultati delle azioni intraprese

Comune di Montespertoli
Pane e pasta dei grani antichi di Montespertoli

Un mugnaio, un fornaio, degli agricoltori, una scommessa: recuperare il pane di grani antichi. Gentil Rosso, Andriolo, Frassineto ed altre varietà selezionate in Toscana per la Toscana a inizio 900, con caratteristiche nutritive molto superiori alle varietà moderne.
Coltivate biologicamente, utilizzate per il pane lievitato solo con pasta madre o per la pasta essiccata sotto i 45

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