Un fondo da 1 milione di euro rivolto a chi, familiare, si prende cura del proprio congiunto non autosufficiente. Lo hanno annunciato il sindaco di Firenze Dario Nardella e l’assessore al welfare Sara Funaro. Destinatario del contributo è la persona anziana in condizione di non autosufficienza che si avvale dell’assistenza di un familiare (coniuge, parente in linea retta entro il secondo grado o parente in linea collaterale entro il terzo grado) che assume le funzioni di ‘caregiver’, che si fa quindi carico dell’anziano e formalmente deve essere garante della necessaria assistenza finalizzata alla permanenza a domicilio.

Il caregiver La persona che vuole diventare caregiver deve essere maggiorenne, autosufficiente, non occupato, pensionato o lavoratore per non oltre 20 ore settimanali. Il contributo viene concesso alle persone anziane non autosufficienti in lista di attesa per l’accesso al ‘Contributo di sostegno alle cure familiari’ previsto nel Piano di assistenza personalizzato dell’Unità di valutazione multidimensionale, secondo l’ordine della graduatoria e nei limiti delle risorse disponibili. L’importo annuo, in base all’Isee, varia da 1000 a 4000 euro. A fine estate alle famiglie già in lista d’attesa arriverà una lettera informativa sulle nuove misure di sostegno. Per la fruizione del contributo per le cure familiari si dovrà seguire il percorso di accesso alle prestazioni per la non autosufficienza che prevede la segnalazione del bisogno, la valutazione da parte dell’Unità di valutazione multidimensionale e la predisposizione del Piano di assistenza personalizzato.

Misure ad hoc per gli anziani Ma oltre al nuovo fondo, sono molte le misure pensate appositamente per gli anziani nel periodo estivo, di solito quello più delicato per chi è solo e non in buona salute. Le vacanze anziani sono sempre partecipate: quest’anno sono circa 650 i partecipanti, di cui quasi 500 coloro che si recheranno al mare nelle varie località proposte, dalla Versilia alla costa romagnola e marchigiana. Rimangono attivi anche i Centri dell’età libera (26 con 5000 iscritti) e per chi si vuole dedicare alla terra ci sono gli orti sociali: 900 in totale di cui 800 agli anziani, dislocati nei vari quartieri. Sono 200 invece i ‘ricoveri di sollievo’ nella Rsa dal primo maggio ad oggi per gli anziani non autosufficienti: si tratta di ricoveri prettamente estivi finalizzati ad offrire alla famiglia l’opportunità di alleggerire per un periodo di tempo determinato lo stress e l’impegno di cura, per un massimo di 60 giorni l’anno, ripetibili annualmente.

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