Il confronto sul piano industriale 2012 – 2015 tra Banca Mps e organizzazioni sindacali ha raggiunto un primo risultato. Lo sciopero in programma per lunedì 13 agosto è sospeso in seguito all’apertura sulle esternalizzazioni da parte dell’azienda. A renderlo noto le sigle sindacali che da ieri (leggi) sono state impegnate in un tavolo con la responsabile delle risorse umane della banca senese Ilaria Dalla Riva.

I temi caldi in discussione Sul piatto il taglio dei costi con le esternalizzazioni e il contratto integrativo a cui i sindacati, più volte, hanno chiesto di rinunciare valutando proposte alternative.
Dopo un lungo confronto si è arrivati così alla decisione, da parte dei sindacati, di sospendere lo sciopero e, da parte dell'azienda, di convocare un tavolo tecnico per lunedi' prossimo per l'analisi di possibili alternative alle esternalizzazioni previste nel piano industriale. Al tavolo tecnico che proseguirà anche martedi' 14 agosto interverranno due rappresentanti per ogni sigla sindacale e la responsabile delle risorse umane di Rocca Salimbeni Ilaria Dalla Riva.

Le reazioni delle parti «Si aprono oggi formalmente i cinquanta giorni previsti dalla procedura entro i quali trovare un accordo altrimenti ognuna delle parti dovrà muoversi tenendo conto che quelle azioni di risparmio sul costo del lavoro andranno portate avanti» ha commentanto la responsabile risorse umane di Banca MPS al termine dell’incontro con i sindacati. «Siamo soddisfatti per questi due giorni di confronto – ha aggiunto Dalla Riva – perche' da entrambe le parti c'è stato un apporto costruttivo e responsabile nei confronti del piano industriale che è fondamentale per rilanciare la Banca. La nostra proposta di esternalizzare ci era sembrata la migliore – ha concluso – ma visto che le organizzazioni sindacali si sono dette pronte ad avanzare controproposte, preferisco aspettare per capire cosa hanno in mente nella speranza che si tratti di proposte concrete. Nelle prossime due settimane il tavolo tecnico lavorerà in maniera accelerata». Di cauto ottimismo parlano invece i sindacati che apprezzano i segnali di «apertura e modifica profonda dell'atteggiamento della controparte – come ha detto Carlo Magni segretario Uilca – rispetto all'atteggiamento tenuto fino ad ora». Gli stessi sindacati però non si dicono pienamente soddisfatti perchè «non sappiamo in che direzione l'azienda intende realmente orientare il confronto. La finalità è adesso quella di arrivare al tavolo tecnico per individuare soluzioni condivise che, fermi rimanendo gli obiettivi del piano industriale, consentano di trovare alternative alle esternalizzazioni. Le nostre proposte avranno attinenza con i costi complessivi perche' e' necessario incidere non solo su quelli del personale».

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