mukkiUn risultato netto pari a 243mila euro, un indebitamento ulteriormente ridotto per oltre 2,5 milioni di euro, i principali indicatori di efficienza e di valore in notevole miglioramento rispetto al precedente esercizio, in crescita il Valore Aggiunto Sociale distribuito nel territorio regionale. Questa, in estrema sintesi, la performance espressa dalla Centrale del Latte di Firenze che si evince dall’analisi del bilancio per l’anno 2014. Dati che evidenziano come prosegua quel  processo di crescita e di consolidamento in atto ormai, con assoluta continuità, da lungo tempo.

Aumenta la quota di mercato in toscana «Riteniamo quanto emerso dall’analisi del bilancio 2014 di notevole importanza poiché si è dovuto operare in un contesto economico e sociale molto complesso: infatti non solo non si è registrata nel 2014 la fine del periodo recessivo, ma investimenti, consumi ed occupazione  hanno proseguito nel trend negativo raggiungendo livelli inediti – spiegano i consiglieri di amministrazione della Mukki in una nota diffusa quest’oggi  -. E anche il mercato del latte e dei prodotti derivati, storicamente ritenuto resistente alle crisi economiche, ha subito in generale un consistente taglio in termini di volume e di valore: per quanto ci riguarda possiamo affermare che i prodotti Mukki hanno registrato perdite in termini di volumi di gran lunga inferiori alle medie espresse dal mercato e dai principali competitor, in termini di valore hanno registrato un segno positivo tanto che la quota di mercato detenuta in Toscana aumenta, andandosi a collocare al 41,5%».

Raggiunti 87 mln di fatturato In complesso la Centrale ha ceduto alle 7.500 imprese clienti qualcosa come 54 milioni di kg/lt di prodotti, raggiungendo gli 87 milioni di fatturato. Acquistati quasi 60 milioni di litri di latte di cui circa il 50% proveniente dalla Toscana: negli ultimi due anni il latte toscano conferito in Centrale è aumentato di 5 milioni di litri. «Nonostante che la crisi continui ad interessare il tessuto economico e sociale, ci sentiamo incoraggiati nel proseguire nel nostro lavoro forti delle nostre idee e dei nostri progetti  e – si conclude la nota diffusa dalla Centrale del Latte di Firenze –  riteniamo che anche gli azionisti, impegnati a valutare scelte strategiche che sicuramente sapranno dotare l’Azienda delle necessarie certezze e della sufficiente serenità, possano trarre dalla esperienza di questi anni importanti spunti di riflessione e di chiarezza».

Rassicurazioni in tema occupazionale In merito a Mukki era intervenuto ad inizio aprile l’assessore al bilancio e alle partecipate Lorenzo Perra. «C’è stato un bando informale del consiglio di amministrazione della Centrale del Latte – spiegò Perra – dopo Pasqua i soci saranno convocati per avere i risultati sulla valutazione della società e analizzare strade da seguire. Le ipotesi sono la fusione o percorsi di cessione, totalitarie o parziali. Entro il 2015 il Comune potrebbe ridurre la partecipazione se il percorso scelto assicurerà la crescita della società, l’occupazione e la filiera». Proprio l’assessore Perra lo scorso fine settimana è stato sentito dalla commissione controllo che vede il consigliere comunale Mario Tenerani di Forza Italia come suo presidente. Perra, davanti ad una rappresentanza di sindacalisti  della Mukki si sarebbe fatto garante a nome di Palazzo Vecchio di tutela delle posizioni dei lavoratori che sarebbero considerati esuberi nel passaggio di proprietà della Centrale del Latte di Firenze.

 

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