Una visita per toccare con mano le pessime condizioni di sicurezza in cui verte il carcere di Ranza a San Gimignano e un’assemblea con tutto il personale per approfondire cause e possibili soluzioni ad un problema che si protrae orami da troppi anni. Sono state le richieste della Funzione Pubblica Cgil. Pronta risposta della struttura di Ranza è arrivata via mail alla sigla sindacale specificando il parere negativo in merito. La Cgil ha quindi denunciato l’accaduto e richiesto delucidazioni al Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria di Firenze ma anche da questa istituzione nessuna risposta in merito. Ecco come siamo arrivati ad una lettera inviata al nuovo Prefetto di Siena invitandolo ad un intervento risolutore nel mentre è al vaglio un’azione rivendicativa a sostegno delle richieste dei lavoratori nel carcere.
 
Dalla parte dei sindacati E’ intervenuta l’onorevole del Partito Democratico Susanna Cenni già vicina alle vicende del carcere di Ranza e per cui si è battuta alla camera in occasione del disegno di legge “Svuotacarceri”. «Sto cercando da ore di conoscere con chiarezza le ragioni che non hanno consentito l'ingresso dei membri della Fp Cgil di Siena presso il carcere di Ranza per l’assemblea e la visita alla struttura per valutare le condizioni del personale e la delicata situazione di vivibilità dei detenuti – ha sottolineato Susanna Cenni -. Una scelta che al momento mi risulta poco comprensibile, così come poco comprensibile mi risulta la scelta della direttrice facente funzioni di non rispondere al telefono a una mia cortese e garbata richiesta di colloquio. Seguo la situazione di questo istituto da anni e da tutti è stato pienamente riconosciuto come, in una situazione di così pesante carenza di organico, di sovraffollamento, di problemi logistici, proprio il grande senso di responsabilità e la disponibilità degli agenti di polizia penitenziaria siano stati fondamentali per mantenere livelli accettabili di funzionamento della struttura. Spero vivamente che le ragioni siano tecniche o comunque spiegabili, perché certamente la situazione dell'istituto non ha bisogno di tensioni con il personale. Attendo anch'io, come i lavoratori e i sindacalisti della Cgil, una spiegazione che non può non arrivare».  

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