interventomaxilloBimbaQuando si dice «l’unione fa la forza». Un detto che si presta benissimo anche in medicina. È stato eseguito, al Policlinico delle Scotte di Siena, un particolare intervento di chirurgia maxillo-facciale su una bimba di 5 anni eseguito grazie ad un perfetta collaborazione multidisciplinare tra Siena, Firenze e Roma. L’operazione è stata eseguita con successo attraverso un complesso intervento di bipartizione facciale su una bambina affetta da schisi facciale, rarissima malformazione che interessa le zone del cranio e del viso.

Il professor IannettiL’intervento L’operazione è stata realizzata dal professor Giorgio Iannetti, responsabile UOC Maxillo-facciale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena, insieme a numerosi professionisti afferenti a Neurochirurgia, diretta dal dottor Giuseppe Oliveri, Anestesia e Terapia Intensiva Neurochirurgica, diretta dal dottor Ettore Zei, Chirurgia Pediatrica, diretta del professor Mario Messina, personale della sala operatoria, Chirurgia Maxillo-facciale del policlinico Umberto I di Roma e Neurochirurgia dell’ospedale Meyer di Firenze, diretta dal professor Lorenzo Genitori, con la collaborazione del dottor Federico Mussa. «Si è trattato – spiega Iannetti – di un caso molto particolare data la rarità della malformazione, che si aggira intorno a 1 su 100 mila nati. L’intervento è stato molto lungo e complesso per le diverse fasi chirurgiche necessarie a rimuovere la parte di osso deformata e risistemare in maniera conforme le due metà del volto. Siamo molto soddisfatti dell’esito positivo dell’operazione resa possibile grazie alla perfetta sinergia e alla competenza dei professionisti senesi e di altre aziende che hanno partecipato. La bambina adesso sta bene ed è già tornata a casa».

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