Il Comune e la Città di Siena sono pronti ad ogni iniziativa per la tutela dell’Ateneo. Le parole sono del sindaco Franco Ceccuzzi che è intervenuto in Consiglio Comunale sottolineando come, in questa delicata fase storica per l’Università occorra prima di tutto accertare le responsabilità e parallelamente procedere con un piano di risanamento e rilancio. Un percorso evidentemente obbligato, ma non scontato, perché l’Università esca quanto prima da una situazione debitoria preoccupante e perché in futuro non si possa ripetere quanto già accaduto e al quale difficilmente le istituzioni senesi, arrivate a questo punto, si possono sottrarre.  

Il coordinamento interistituzionale Nelle scorse settimane si è tenuta – ha spiegato il sindaco – la seconda riunione del coordinamento interistituzionale sull'Università. Un organismo istituito con la nuova amministrazione e che era contenuto nel programma di mandato nel corso del quale il Magnifico Rettore, Angelo Riccaboni, ha illustrato lo stato di attuazione del piano di risanamento. Sono state affrontate anche altre problematiche, poste sia dai sindacati di Ateneo che dagli studenti per scongiurare sia la perdita dei posti di lavoro che la riduzione di spazi ed orari di luoghi di studio. «Stiamo seguendo – ha detto Ceccuzzi – con grande attenzione, gli sviluppi dei due procedimenti penali aperti dalla Procura della Repubblica di Siena, sulle responsabilità che hanno condotto l'Ateneo al dissesto e sulle presunte irregolarità sull'elezione del Rettore. Il Comune di Siena è pronto ad assumere ogni iniziativa che si dovesse rendere necessaria ed opportuna, a tutela della città e della stessa Università. Un'istituzione e un patrimonio cittadino secolare e dei suoi dipendenti. Stiamo valutando, in seguito all'evoluzione di questi procedimenti».

I primi impegni Le istituzioni locali e l'Ateneo si sono impegnati a costruire un progetto condiviso. Per il Comune si tratta di verificare l'estensione dell'orario di apertura della Biblioteca degli Intronati, nella tarda serata e nei fine settimana e la localizzazione di un apposito spazio di lettura e di studio presso il Santa Maria della Scala. Un altro tavolo tecnico, invece, sarà aperto sui trasporti, soprattutto per gli Istituti Biologici e per il quartiere di San Miniato, per affrontare i problemi di maggiore affluenza che si sono verificati sui mezzi pubblici, dopo l'aumento delle iscrizioni alla Facoltà di Farmacia.
«La pesantezza della situazione debitoria è tale – ha detto il sindaco – che occorreranno alcuni anni prima di arrivare al pareggio di bilancio, anche per scongiurare ulteriori costi sociali, che non si debbono assolutamente aggiungere ai posti di lavoro che, purtroppo, sono andati già perduti direttamente o indirettamente».

Lacrime e sangue Ma l'anno in corso e i prossimi due saranno ancora periodi critici poiché sono previsti risultati in perdita sul conto economico. Risultati in perdita che si aggiungono ad una già ingente massa debitoria, con la possibilità che si possa riproporre una crisi di liquidità. L'obiettivo che si è dato l'Ateneo è quello di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2017, per questo il progetto UNISI 2015 è stato più opportunamente rinominato UNISI 2020.

Permangono elementi di criticità La prima difficoltà riguarda il fatto che entro i primi mesi del 2012 il Governo sarà chiamato ad emanare i decreti attuativi collegati alla legge 240 del 2010, cosiddetta legge Gelmini. Tra questi provvedimenti il più rilevante, per l'Università di Siena, è quello relativo agli Atenei in difficoltà finanziaria. La dichiarazione di criticità o di dissesto avverrà sulla base della situazione finanziaria che emerge dal bilancio consuntivo 2011.  C’è poi il problema della moratoria sul pagamento dei ratei dei mutui contratti con Banca Mps, che è collegato al primo, e cioè alla qualifica che assume lo status economico dell'Università. Rimane sul tavolo la valorizzazione del patrimonio immobiliare che ha bisogno di essere inserita nella programmazione urbanistica della città e di essere assorbita da un mercato al momento poco ricettivo. Infine i contributi che in questa delicata fase Regione e Fondazione MPS potranno continuare a garantire all’Ateneo e l'elezione del Rettore ancora sottoposta ad un procedimento penale, che non lo vede coinvolto, ma ne interessa la legittimità. Ultimo elemento i costi che presentano tuttora gravi squilibri che non possono essere risolti solo dai pre-pensionamenti.

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