«Un’operazione dalla parte ingegneristica tutta orgogliosamente italiana». Con queste parole un euforico e rilassato Franco Gabrielli, commissario per l'Emergenza Concordia e capo della Protezione civile nazionale, ha definito il progetto che questa notte ha permesso alla Concordia di ruotare, tornando in assetto naturale (leggi). L'orgoglio riecheggia anche nelle parole del presidente del Consiglio, Enrico Letta, che ha convocato per questo pomeriggio a Palazzo Chigi i protagonisti di questa straordinaria operazione. Sul traghetto delle ore 11.00 sono quindi saliti molti degli uomini impegnati in questa operazione, accompagnati dal sindaco di Isola del Giglio, Sergio Ortelli. Nella prima mattinata, una volta conosciuto il buon esito dell'operazione, lo stesso premier Letta, al telefono con Gabrielli, aveva parlato di "grande orgoglio italiano".

La ricerca dei due dispersi In merito poi alla vicenda dei dispersi, Gabrielli, su domanda di un giornalista, ha precisato che «considereremo l’operazione conclusa solo quando la nave lascerà il Giglio», e solo dopo aver cercato i due corpi di Russel Rebello e Maria Grazia Trecarichi, ancora dispersi dalla notte del naufragio. Appena conclusa la complessa operazione di parbuckling, dunque, si è pensato al recupero delle due vittime. Sarà attivata un’operazione grazie ad un piano predisposto da un gruppo interforze «per svolgere attività fino ad ora non possibili perché i corridoi erano pozzi. Ora che sono tornati ad essere corridoi, tutto quello che si potrà ispezionare, si ispezionerà. Anche in queste condizioni ci saranno zone di non facile accesso, tuttavia terremo i familiari costantemente informati».

Non è traguardo finale ma passaggio tra i più critici «Oggi registriamo con estrema soddisfazione il compimento di un grande passo verso l'allontanamento definitivo della Costa Concordia dalla nostra isola». A dirlo il sindaco del comune di Isola del Giglio Sergio Ortelli. «Naturalmente – ha aggiunto il sindaco – lo straordinario risultato raggiunto non è un traguardo finale ma uno dei passaggi fondamenti più critici». Ortelli ha poi sottolineato come il lavoro comune di pubblico e privato abbia raggiunto come obiettivo «il fatto che ad oggi un eventuale impatto sul nostro ambiente è praticamente pari al minimo»". 
 
I danni della parte sommersa «Si tratta di un danno importante  – ha spiegato Gabrielli – ma inferiore a quello che temevamo. I danni alla struttura sono amplificati dall’effetto ottico creato dai balconi perché la parte schiacciata ne è priva e questo amplifica la sensazione di importante modifica della struttura della fiancata (leggi)». Ora spetterà ai tecnici studiare la parte riemersa per collocare i cassoni che dovranno corrispondere alla fiancata di dritta.
 
Le prossime operazioni Le prossime fasi del progetto di rimozione saranno adesso la stabilizzazione del relitto per affrontare e superare l’inverno, la sistemazione dei cassoni sul lato riemerso, il rigalleggiamento della nave e, secondo un accordo tra la società Costa e Titan, il ripristino dei luoghi teatro dei cantieri e il monitoraggio dell’ecosistema per i prossimi anni.
 
In vista dell’inverno Mentre un vento forte e persistente da questa mattina ha preso a soffiare sul Giglio, il pensiero va all’inverno che nei prossimi mesi avvolgerà l’Isola e la Costa Concordia nella sua “nuova” posizione. Per evitare rischi «sono state messe in atto azioni per garantire l’aderenza e il collegamento dello scafo alle piattaforme su cui è poggiato» ha spiegato il responsabile del progetto di rimozione della nave per la Costa Crociere, Franco Porcellacchia che a commento dell’operazione di rotazione ha detto: «Ieri sera abbiamo portato a termine parte dell’operazione pensata tanto tempo fa per ridare la normalità all’Isola ed ai suoi abitanti con minore impatto ambientale possibile. In parte abbiamo mantenuto questa promessa, ora dobbiamo finire quello che avevamo progettato di fare e cioè, portar via la nave».  
 
Alla ricerca degli effetti personali Appena la Procura di Grosseto avrà dato il permesso, è stato annunciato dallo stesso Porcellacchia i tecnici di Titan/Micoperi entreranno in ogni cabina per recuperare le casseforti e, possibilmente, restituire gli effetti personali ed i preziosi ai legittimi proprietari.

Il mondo con il fiato sospeso Non solo al Giglio si sono vissute le ore delle operazioni di rotazione ma tutto i mondo ha seguito con grande commozione quello che da ier mattina alle 9 stava succedendo nella piccola isola tirrenica. Una partecipazione dimostrate dalle oltre 300 testate nazionali e estere accreditate per seguire l'evento con dirette fiume, video e intrviste ai protagonisti della storica impresa.

Articolo precedenteL’isola e quel desiderio di normalità. Il Giglio ringrazia Sloane, eroe romantico
Articolo successivoScatti da Palazzo Chigi. Il premier riceve i protagonisti dell’impresa