«La Concordia a Piombino è la soluzione che auspico». A dirlo è stato il ministro per l’ambiente Corrado Clini a margine di un colloquio in prefettura con l'Autorità Portuale a Trieste.

Ministro ottimista sui tempi di rimozione Sullo scalo di Piombino ed i problemi che emergerebbero di fronte ad una nave di questo tipo Clini ha spiegato: «Direi che gran parte di questi problemi sono già stati affrontati e spero anche risolti con la decisione che abbiamo preso di lavorare sulla nave al Giglio. Il nostro obiettivo è quello di ridurre il pescaggio attraverso l'alleggerimento della nave in maniera tale che si possa lavorare in un porto che ha fondali di 10-11 metri. Ora – ha spiegato Clini – il pescaggio della Concordia è di 20 metri, perché è una nave piena d'acqua, è una nave appesantita anche da tutta la struttura con enormi condomini. La decisione che abbiamo preso è stata esattamente questa, anche perché andare in giro per il Mediterraneo a cercare un porto con fondali da 20 metri era problematico. A questo punto – ha aggiunto – il porto di Piombino, che ha già un suo piano regolatore approvato con una valutazione di impatto ambientale approvata, si attrezzerà nel modo più opportuno. Però – ha concluso Clini – non dovremmo avere costi importanti che invece sarebbero necessari in altre parti» Sui tempi per la rimozione Clini sembra ottimista: «Noi abbiamo come finale per la rimozione settembre di quest'anno. Però con l'introduzione di queste modifiche di progetto potremmo fare anche prima».
 

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