«Il dato oggettivo è che Piombino è l'approdo più vicino e naturale per lo smaltimento della Costa Concordia e quindi bisogna lavorare in questa direzione». A dirlo è stato il neoministro dell’ambiente Andrea Orlando che questa mattina ha effettuato un sopralluogo al cantiere di rimozione della Costa Concordia all'Isola del Giglio. «E' essenziale – ha aggiunto il ministro – che la nave venga demolita in un'area in cui ci siano le massime condizioni di sicurezza ambientale e dei lavoratori». Ai giornalisti che gli chiedevano informazioni sui lavori di adeguamento del porto di Piombino come stabilito dal decreto del Consiglio dei ministri nei giorni scorsi (leggi), il ministro ha risposto che a fine giornata sarà fatto il punto della situazione. Orlando, infatti, dopo la visita all’Isola del Giglio si è recato a Piombino per incontrare autorità e istituzioni per illustrare il decreto approvato il 23 aprile. Alla riunione sono presenti il sindaco vede partecipare il sindaco Gianni Anselmi, il presidente della regione Toscana Enrico Rossi, l'Autorita' del Porto di Piombino e altre istituzioni.

L'auspicio del neo ministro «La nave Costa Concordia non dovrà stare nell'orizzonte dell'Isola del Giglio nel prossimo anno con la fine di questo anno vorremmo traguardare l'obiettivo della rimozione, anche considerando se le condizioni meteorologiche lo permetteranno». E' l'auspicio del ministro Orlando.
 
I tempi di rimozione Parlando del calendario dei tempi il ministro ha detto che «sarà possibile stabilirlo solo nei prossimi giorni», ma ha anche ricordato come «il rigalleggiamento sarà possibile tra fine settembre e inizio ottobre, sempre che non sopraggiungano problemi come quelli sulla consistenza dei fondali che si sono verificati nei mesi scorsi».

Il danno ambientale e la vicinanza ai gigliesi  «Il monitoraggio sulle acque del Giglio è costante e se un danno ambientale c'è stato dovrà essere risarcito. Ad oggi ci conforta sapere che è contenuto – ha aggiunto il ministro Orlando -.Sono qui per manifestare la vicinanza al Giglio e ai gigliesi. Il primo vulnus in questa vicenda è stato portato a questa comunità che ha due diritti: il primo ad avere certezza sui tempi di rimozione, la seconda sapere che il Giglio è un luogo bellissimo in cui fare vacanza. Qui si può tranquillamente continuare a fare il bagno senza alcun pericolo. La qualità delle acque è buona».

«Sostegno economico per l’isola» «Al Giglio abbiamo ancora due gravissime emergenze: la prima è quella legata alla rimozione della Concordia, la seconda alla crisi economica dovuta al naufragio – ha detto il sindaco dell’Isola del Giglio, Sergio Ortelli – Al ministro, che ringrazio per la presenza, chiedo che si faccia bene e in fretta e soprattutto ho fatto presente che noi saremo costretti a sopportare un'altra stagione turistica con il relitto davanti a Giglio Porto. Chiedo che il Governo non si dimentichi dei gigliesi e assuma immediatamente un'azione di sostegno economico per il turismo della nostra isola».

«Rimozione corretta, no a porcherie» Al Giglio questa mattina era presente anche il Governatore della Toscana Enrico Rossi. «Chiediamo al Governo che si continui a seguire con impegno e vigilanza questa difficile operazione – ha detto -. La Concordia va rimossa quanto prima, il porto di Piombino è il più adatto per lo smantellamento. Credo che entro l'anno saremo in grado di consentire l'ingresso dello scafo in porto. Noi – ha proseguito Rossi – lavoriamo e candidiamo fermamente il porto di Piombino. In ogni caso bisogna garantire che lo smaltimento avvenga in modo corretto sotto il profilo ambientale e sociale. Non autorizzeremo porcherie. L'Europa è distratta e ipocrita, consente e norma la costruzione di queste navi e poi permette che lo smantellamento sia realizzato da società che operano nel terzo mondo senza normative di sostenibilità e con il rischio di sfruttare i lavoratori e magari di impiegare anche bambini. Dobbiamo firmare subito l'intesa tra Regione, enti locali e ministeri interessati. Ho buone ragioni per ritenere che i tempi tra rimozione e adeguamento del porto coincideranno e quello che faremo costituirà un esempio positivo per l'Italia e l'Europa. Siamo la Toscana – ha concluso Rossi -, chi altri se non noi potrebbe riuscirci?».
 
160 milioni per Piombino Un investimento da 160 milioni di euro per il porto di Piombino. L'intesa è stata sancita oggi nella città della siderurgia, presenti il ministro  Orlando, il presidente della Regione Toscana Rossi, il sindaco Anselmi. Il decreto che dà il via agli interventi viene reso operativo da un'intesa dove sarà definita la destinazione delle risorse, che ammontano complessivamente a 110 milioni, cui se ne aggiungono altri 50 per la viabilità. I lavori permetteranno a Piombino di poter ospitare la Costa Concordia per lo smaltimento del relitto. «Noi dobbiamo fare rapidamente i lavori ed essere pronti per lo smaltimento della Concordia – ha detto Anselmi – se poi questo non succederà i lavori permetteranno comunque di creare le condizioni per dare una prospettiva piu' solida alla dotazione competitiva del territorio».
 

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