A Firenze la percentuale di consumatori che nel 2019 hanno acquistato almeno un prodotto contraffatto è del 33,6%, contro il 32,1% registrato nel Centro Italia e il 30,5% nazionale. Secondo i risultati dell’indagine di Confcommercio, tra i prodotti ‘fake’ più acquistati a Firenze ci sono capi di abbigliamento (59%), alimentari (42,2%), scarpe e calzature (36%). L’89,2% degli intervistati è consapevole del fatto che comprando servizi o prodotti contraffatti si rischiano sanzioni amministrative, contro il 66,8% della media italiana, e il 98% è a conoscenza di possibili pericoli per la salute (91,4% in Italia), ma l’87% lo considera “un buon affare” contro il 68% della media nazionale, tanto più se non “si dispone di denaro sufficiente”.

La piaga dell’abusivismo A dare più fastidio alle imprese fiorentine del terziario, secondo Confcommercio, più che la contraffazione è l’abusivismo, e il 48,5% degli imprenditori si ritiene danneggiato dall’azione dell’illegalità, dato inferiore al 66,7% nazionale. Concorrenza sleale (60,8%) e riduzione del fatturato (25,3%) sono gli effetti di contraffazione e abusivismo che pesano di più sulle imprese di Firenze

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