La Toscana si prepara a far ripartire il turismo, un settore che genera il 13 per cento del Pil di tutta la regione. Quando alberghi e strutture ricettive potranno riaprire – e soprattutto quando, chi e da dove si potrà spostare – lo deciderà il Governo. Visto che però con il virus, non ancora debellato, si dovrà convivere, la giunta sta però già lavorando con associazioni di categoria e parti sociali ad una serie di linee guida per prevenire i contagi. «Se da Roma arriverà il via libera a riaprire ma senza un protocollo di sicurezza condiviso, potremo da subito applicare il nostro – spiega l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli, impegnato in questi giorni in riunioni continue – Altrimenti, se ci sarà un protocollo nazionale, li metteremo insieme. In ogni caso saremo in grado di ripartire in tempi più veloci». E’ un po’ quello che è già stato fatto per le attività produttive o i trasporti, con un confronto regionale partito prima del via libera nazionale che ha consentito di farsi trovare immediatamente pronti.

Studiare nuovi pacchetti per attrarre clienti Ma la Toscana non sta solo lavorando a linee guida sulla sicurezza. «Il turismo da rimettere in moto in una stagione che partirà sicuramente tardi e rischia di essere troppo corta va promosso. Vanno studiati nuovi pacchetti per attrarre clienti: a partire dal mercato interno. La fetta più grossa dei turisti toscani è da sempre quella che arriva dall’estero, ma quest’anno si dovrà fare invece conto soprattutto sul mercato domestico – spiega l’assessore al turismo della Toscana, Stefano Ciuoffo – Va anche capito – aggiunge – come allungare la stagione e come, al meglio, distribuire le presenze su tutto il territorio».

Campagna estate 2020 Un lavoro non facile. Ma Toscana Promozione Turistica, braccio operativo della Regione, ha già iniziato a lavorarci. C’è un tavolo tematico dedicato alla promozione, che si è riunito anche stamani. Ce n’è un secondo sulla nuova offerta e la riprogrammazione degli eventi, che si incontrato nel pomeriggio. E poi musei e balneari. La campagna per l’estate 2020 di rilancio del brand “Toscana”, fortemente richiesta dal presidente Rossi, punterà ancora sulle emozioni e su soggiorni e viaggi capaci di far vivere esperienze autentiche. Le tendenze che il post emergenza Covid-19 ha accelerato sono la ricerca di luoghi non affollati e di strutture a misura d’uomo, ma con la facilità di acquistare prodotti e pacchetti con un solo click. Si punterà a lunghe permanenze ma anche a brevissime uscite e pacchetti di un solo weekend. L’obiettivo è raggiungere il grande pubblico dei viaggiatori italiani, con un’attenzione particolare sui millenials, ovvero chi ha oggi tra i 24 e 40 anni, e la generazione Z, i turisti ancor più giovani con non più di ventitré anni. Probabilmente saranno infatti i primi a voler ricominciare a viaggiare: da soli, in coppia, in famiglia o con pochi amici. E dopo la campagna di comunicazione, Toscana Promozione aiuterà anche gli operatori a promuovere e vendere i singoli pacchetti: è allo studio infatti un avviso pubblico rivolto a enti locali, consorzi, reti di imprese o singoli operatori. L’obiettivo è distribuire i turisti anche nei territori meno noti e conosciuti.

Le regole per evitare contagi La sfida rimane quella di rendere un soggiorno piacevole e competitivo. Quanto alla sicurezza, molte delle regole che si dovranno applicare in alberghi e strutture ricettive sono le stesse dei luoghi di lavoro: distanze di almeno un metro e dove possibile magari anche un metro e ottanta centimetri tra le persone (familiari esclusi o chiunque condivida uno stesso alloggio), mascherine, gel e guanti, pagamenti elettronici privilegiati, accortezze per evitare assembramenti. Regione ed associazioni di categoria ne stanno discutendo: l’ultima parola spetta al Governo su come e quando si potrà ripartire, ma ragionare sugli scenari possibili aiuterà a farsi trovare pronti. Particolare attenzione dovrà essere prestata ad esempio alla pulizie, soprattutto quando in una stanza subentra un nuovo cliente, al lavaggio della biancheria ma anche alla qualità dell’aria e alla sanificazione degli impianti di condizionamento con particolari precauzioni per quelli che prevedono il ricircolo dell’aria. Sulle navette di trasferimento alle strutture ricettive la capienza dovrà essere ridotta, se i passeggeri non sono parte di uno stesso nucleo familiare. E poi ci sono pranzi, cene e colazioni. Per la sala ristorante si suggerisce di privilegiate il servizio al tavolo, mentre per il self-service, oltre al distanziamento fisico e al suggerimento di prenotarsi prima di accedere in sala, si dovranno utilizzare probabilmente accortezze come l’uso di confezioni monodose per gli alimenti e di confezioni sanificate per le posate. Per centri benessere ed estetici, piscine e palestre varranno le regole anticontagio che per queste strutture saranno decise da Governo e Regione. Linee guida specifiche saranno definite per campeggi e villaggi e, forse, anche per gli agriturismi.

Articolo precedente#SpegniamoFirenze. Da Confartigianato la proposta per lanciare un messaggio chiaro al Governo. «Da soli non possiamo farcela»
Articolo successivoCoronavirus. Noia e vuoto, 1 adolescente su 4 passa tutta la giornata on line. Lo studio dell’Università di Firenze