FIRENZE – Tra i 20 e i 35 anni la provincia di Livorno è la realtà toscana dove è maggiore la necessità di un supporto psicologico.
È quanto emerge dall’ultima indagine condotta dall’Ordine degli Psicologi della Toscana in collaborazione con il Laboratorio di Psicometria del Dipartimento Neurofarba dell’Università degli Studi di Firenze, basata sulle risposte di 644 professionisti della regione raccolte nel periodo marzo 2023 – marzo 2024.
Secondo i dati, il 95% degli psicologi intervistati ha rilevato un aumento delle richieste di supporto da parte dei giovani adulti, mentre l’86% ha segnalato un incremento tra gli adolescenti. Le richieste da parte degli adulti sono risultate leggermente inferiori (84%), mentre bambini e anziani mostrano percentuali più contenute, rispettivamente al 35% e al 30%.
I principali fattori di disagio che emergono sono l’ansia e i problemi relazionali. L’ansia è particolarmente diffusa tra i bambini (85% dei casi segnalati dagli psicologi), seguita dagli adolescenti (77%) e dai giovani adulti (70%). I problemi relazionali colpiscono soprattutto adolescenti (77%) e giovani adulti (70%).
Un altro elemento di rilievo riguarda le nuove dipendenze, in particolare quelle legate all’uso eccessivo di internet e videogiochi. Tra gli adolescenti, l’85% degli psicologi ha riscontrato problematiche legate a internet, mentre il 70% ha segnalato dipendenze da videogiochi. Tra i giovani adulti, queste percentuali scendono rispettivamente al 66% e al 35%. Tra gli adulti, invece, prevalgono dipendenze affettive (53%) e da tabacco (52%).
L’uso abituale di psicofarmaci è un fenomeno significativo soprattutto tra adulti (61%) e anziani (56%), con antidepressivi e ansiolitici tra i farmaci più utilizzati. Inoltre, i disturbi del comportamento alimentare, come anoressia nervosa, bulimia e binge eating disorder, risultano più diffusi tra adolescenti (75%) e giovani adulti (61%).
Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana e a livello nazionale, sottolinea come questi dati evidenzino la necessità di intensificare gli sforzi per supportare le fasce più giovani, che rappresentano il futuro della società. Gulino evidenzia l’importanza di un lavoro capillare che parta dalla scuola e coinvolga le famiglie, per affrontare le vulnerabilità legate sia ai disturbi ansiosi sia alle nuove dipendenze digitali.
L’indagine è stata presentata alla presenza di rappresentanti istituzionali regionali, che hanno ribadito l’importanza di potenziare l’assistenza psicologica sul territorio, soprattutto attraverso la legge sullo psicologo di base, e di intervenire nei luoghi di formazione per contrastare le dipendenze digitali e altri disagi giovanili.
In sintesi, la provincia di Livorno riflette la tendenza regionale toscana con un aumento marcato delle richieste di assistenza psicologica da parte dei giovani, un fenomeno che richiede un impegno coordinato tra istituzioni, scuole e famiglie per promuovere il benessere mentale delle nuove generazioni.