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Il Comune di Livorno inizia con oggi il suo percorso verso il ‘plastic-free’. Recependo la Legge Regionale n. 37 del 26 giugno 2019 (misure per la riduzione dell’incidenza della plastica sull’ambiente), il sindaco Luca Salvetti ha firmato oggi la prima ordinanza che vieta la commercializzazione e l’utilizzo di contenitori e stoviglie monouso non biodegradabili sulle spiagge, nei parchi, nelle aree protette e in tutte quelle manifestazioni, commerciali, turistiche o culturali, patrocinate o sostenute dal Comune di Livorno. Il divieto entrerà effettivamente in vigore dal 15 agosto (anche se i commercianti potranno utilizzare entro il 31 dicembre 2019 le scorte di magazzino). Da quel giorno, esercenti e cittadini non potranno più utilizzare piatti, bicchieri, posate e cannucce in plastica usa e getta, né per le cene al mare, né per i picnic nei parchi, né nell’ambito di sagre, feste di piazza o fiere.  «Questa ordinanza deve essere vista dai cittadini come un’opportunità per contribuire a migliorare l’ambiente in cui viviamo – ha sottolineato il sindaco Salvetti -. Inoltre le tematiche ambientali sono punti qualificanti del programma elettorale».

L’assessore all’ambiente: «Patrimonio naturalistico preziosissimo da proteggere» «Riteniamo che questa ordinanza possa contribuire ad orientare e a sensibilizzare la comunità verso scelte e comportamenti consapevoli, diminuendo l’uso di materiali derivanti dal petrolio, a favore di materie prime rinnovabili – ha dichiarato l’assessora all’ambiente e mobilità Giovanna Cepparello – Livorno ha un patrimonio naturalistico preziosissimo, che dobbiamo imparare, tutti insieme, a proteggere. In questo percorso si inserisce tra l’altro un’esperienza molto interessante, quella dell’isola di Gorgona, che, anche grazie alla immediata e convinta adesione del direttore Mazzerbo, ospiterà la prima casa di reclusione ‘plastic free’ in Italia. Abbiamo già contattato le associazioni ambientaliste per chiedere aiuto, dai prossimi giorni, in quel processo di informazione dei cittadini, che, ci auguriamo, non vivranno questa scelta come un’imposizione, ma come un’occasione per sperimentare nuovi comportamenti, con la soddisfazione di fare qualcosa di giusto e di costruttivo».

 

 

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