OLYMPUS DIGITAL CAMERAUna batosta che nessuno si aspettava. Almeno non di queste proporzioni. Il dramma dell’azienda Eurovinil di Grosseto sta tutto nelle cifre: 86 esuberi su 109 dipendenti complessivi. La notizia è arrivata ieri dentro la fabbrica, mentre gli operai erano al loro posto di lavoro. «Eurovinil S.p.A. ha deciso di cessare la produzione di tende gonfiabili; la situazione corrente del mercato impedisce di continuare ad essere competitivi» si legge nella nota della società, dopo aver perso una commessa importante per il rifornimento di tende alla Protezione civile e all’esercito italiano (a vantaggio di un’offerta francese). «Eurovinil – conclude la nota – garantisce altresì che i clienti del settore tende gonfiabili saranno supportati per onorare tutti gli ordini esistenti; non saranno accettati ulteriori ordini di produzione. Continuerà il servizio di assistenza sulle tende esistenti».

OLYMPUS DIGITAL CAMERAPicchetto di operai davanti alla fabbrica Ma gli operai dichiarano guerra e da questa mattina davanti ai cancelli della fabbrica è in corso un picchetto che andrà avanti ad oltranza. «Che la situazione fosse complicata lo sapevamo tutti – raccontano – Ma nessuno si aspettava 86 licenziamenti. Questo significa chiudere».

Il sindaco Bonifazi: «Avviare subito confronto con le istituzioni» Immediato l’intervento di sindacati e politica, che stamani si sono riuniti intorno a un tavolo e hanno stilato le richieste alla società: ritiro immediato dei licenziamenti, apertura di una trattativa per valutare come affrontare la crisi e coinvolgimento da subito di Regione e governo. Un appello lanciato anche dal sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi. «Credo che si debbano immediatamente coinvolgere le istituzioni in un confronto serio sulle reali prospettive di una realtà aziendale in grado di garantire lavoro a più di 100 persone».

Interrogazione urgente al ministro del Lavoro E la politica romana non si è fatta attendere: il deputato Pd Luca Sani ha annunciato un’interrogazione urgente al ministero del Lavoro, così come la collega Marisa Nicchi di Sel.

Il presidente Marras: « Inaccettabile il comportamento dell’azienda» Duro, durissimo il presidente della Provincia Leonardo Marras nei confronti dell’azienda: «Per il territorio non è accettabile il comportamento dell’azienda, perché di fatto chiude il settore produttivo. Va aperto subito un canale con la multinazionale che si comporta come tale, dimenticando che qui si parla di decine di persone».

 

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