Filippeschi bis: è questa la decisione della coalizione del centrosinistra di Pisa in vista delle prossime elezioni amministrative. Non ci saranno le primarie all’ombra della Torre pendente per scegliere il candidato sindaco del Pd. L'assemblea comunale dei democratici ha approvato con un voto plebiscitario il documento della segreteria che lancia per la seconda volta Marco Filippeschi dopo una consultazione con le altre forze della coalizione. Respinta dunque la richiesta di primarie avanzate nelle scorse settimane da un gruppo di dissidenti del Pd che due giorni fa avevano presentato ufficialmente il loro candidato, Federico Russo. Su 133 componenti dell'assemblea cittadina hanno votato a favore il documento della segreteria in 101, mentre uno solo èstato il voto contrario e un'astensione. Gli altri non hanno partecipato al voto.

L'ok dei rottamatori Il partito dunque ha risposto compatto alle critiche sulla democrazia interna, mosse dalla pattuglia dei dissidenti autodefinitisi “ristruttura tori”, e anche i “renziani” che avevano già detto apertamente di non ritenere necessarie le primarie a Pisa hanno votato in questa direzione. La speranza per il centrosinistra pisano è che a questo punto non si arrivi ad una rottura con le componenti cosiddette dei “dissidenti”, come avvenuto in questo caldo 2012 in altre parti della Toscana. Restano da capire le reazioni ma Russo aveva già annunciato che avrebbe rispettato l'esito dell'assemblea e sarebbe rimasto un militante del Pd.

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