SAN QUIRICO D’ORCIA – Prosegue l’esperienza con Forme nel Verde, inaugurata il 26 e in programma fino a al 2 novembre negli Horti Leoni di San Quirico d’Orcia (Siena), sotto la regia di Carlo Pizzichini.
«Forme nel Verde 2025 ‘Fondere il tempo’ è una edizione particolare – spiega il direttore artistico Pizzichini -. Mette a fuoco il lavoro degli artigiani che lavorano il bronzo. La fonderia Leonardo Del Giudice di Giacomo e Sarah, a Strada in Chianti, esplica la mostra che avevo in mente. Dar voce alla bottega artigiana, alla tradizione alla maestria di interpretare le esigenze degli artisti. Rispetto alle edizioni precedenti, la mostra è unica».
Il percorso espositivo?
«‘Fondere il tempo’ si articola dagli Horti Leonini, a Piazza Chigi fino ai due piani di Palazzo Chigi Zondadari: più di settanta bronzi attraversano tempo e storia, da riproduzioni di sculture romane a copie di icone rinascimentali, come David di Donatello e Verrocchio la Chimera di Arezzo, fino alle creazioni contemporanee che usano il bronzo in modo anche sperimentale con nuove patine e contaminazioni di materiali. La storia di un bronzo è rivelata dal percorso ddella Fonderia del Giudice. In mostra, una selezione di ceramiche contemporanee dalla Raccolta della Nobile Contrada del Nicchio di Siena, a cura di Francesco Soldani: il dialogo con i piccoli bronzi valorizza i ceramisti, gli scultori e il fuoco che unisce le due arti. Per l’inaugurazione una performance di Marcello ed Andrea Mannuzza ha presentato uno spettacolare forno per la cottura in notturna della ceramica; sottofondo il sax di Romano Pratesi».
La sua pluriennale direzione artistica impone di conciliare la linearità del suo progetto con la capacità di rinnovarsi ad ogni edizione.
«In cinque anni di direzione artistica di Forme nel Verde, ho lavorato fortemente. L’aver portato in terra di Siena, anche con mostre diffuse, artisti importanti ma diversi, conferma che non ha più confini tra tecniche e modi. La libertà di esporre opere contemporanee con performance di danza e musica, per ritornare ai tradizionali marmo e bronzo, riflette le strategie dei musei, orientati a un’arte liquida, che scorre come l’acqua che da Bagno Vignoni scende nell’Orcia».
Forme nel Verde resta una delle più importanti mostre monumentali all’aperto. Cosa vogliono dire 54 edizioni?
«Fondata e organizzata per quarant’anni da Mario Guidotti, è una delle più longeve mostre di scultura all’aperto italiane. 54 edizioni vogliono dire la storia della scultura italiana ed internazionale da fine ‘900 e inizio anni Duemila: una fotografia della scultura tra i due millenni. Lo confermano nel sito Formenelverde.com i cataloghi delle edizioni della mostra dal 1971 ad oggi, un archivio fondamentale. Rivelano un museo senza pareti dove la contemporaneità dialoga con la natura e la storia. Dopo l’importante Medaglia del Presidente della Repubblica, auspico altri attributi come il riconoscimento a Forme nel Verde dello status si Istituzione. Occorrono contributi adeguati ai costi lievitati a ritmi esponenziali; snellire le pratiche di salvaguardia: tendono giustamente a preservare ciò che esiste ma sempre nel rispetto delle proposte degli artisti contemporanei, da preservare in futuro».







