«Libero Gabriele Del Grande, no al bavaglio turco». Si è aperto con questa dichiarazione di Raffaele Lo Russo, segretario della Federazione nazionale della Stampa, il congresso statutario della Fnsi a Roma raccogliendo l’invito del documentarista e giornalista toscano Gabriele Del Grande bloccato da 10 giorni in Turchia. Del Grande da ieri sera ha iniziato lo sciopero della fame. «Esprimiamo piena solidarietà a Gabriele e vicinanza alla famiglia e agli oltre 150 giornalisti nelle carceri turche», ha aggiunto Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione.

L’invito ai 312 delegati è quello di aderire all’appello, di rilanciarlo in tutti i modi possibili e «di illuminare sino alla sua liberazione la vicenda di Gabriele Del Grande» aggiunge la Fnsi in una nota. Proprio in questi minuti una delegazione del consolato italiano di Smirne si è recata nel centro di detenzione amministrativa di Mugla, sulla costa egea meridionale della Turchia, dove è trattenuto Del Grande. «Ho in fase di lavorazione un contatto mio personale e diretto con il Governo turco, per fargli capire chiaramente qual è il livello di attenzione del nostro Paese su questa vicenda» ha specificato il Ministro degli Esteri, Angelino Alfano.

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