Foto Cristian Lamorte

Giulio Sale, il pastore sardo di 45 anni residente a Foiano della Chiana (Arezzo), che mercoledì sera a Sinalunga (Siena) ha ucciso con un colpo di pistola un albanese di 22 anni, avrebbe sparato per legittima difesa dopo una colluttazione. E’ quanto avrebbe spiegato, secondo quanto si apprende da fonti vicine alle indagini, l’omicida ai Carabinieri. L’uomo sosterrebbe di essersi recato nell’abitazione di Sinalunga per chiarire delle incomprensioni nate in ambito lavorativo con il cittadino albanese che in quel momento stava ospitando la vittima. Al portone di casa si sarebbe però presentato il 22enne che gli avrebbe poi puntato la pistola; da qui la colluttazione con cui il sardo riusciva ad impossessarsi dell’arma e sparare alla vittima per poi darsi alla fuga.

Indagini concentrate sull’arma Proprio sull’arma, che non risulta denunciata, si stanno concentrando le indagini dei Carabinieri attraverso esami scientifici e balistici per accertarne la proprietà e stabilire la dinamica della colluttazione e dello sparo. Questa mattina intanto il Gip del tribunale di Siena ha convalidato l’arresto. L’udienza di convalida si è svolta all’ospedale di Siena dove l’omicida è ricoverato, e piantonato, a seguito della frattura alla gamba che si è procurato durante la fuga. Il sardo di fronte al Gip si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere.

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