Foto pagina Fb Cgil Toscana

I lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio hanno proclamato lo stato di agitazione e chiesto un incontro urgente al Presidente della regione Enrico Rossi. Dopo che l’incontro con l’azienda del 14 gennaio scorso si è concluso con un nulla di fatto, Fiom Cgil insieme alla RSU Fiom chiedono chiarezza per il futuro degli oltre 450 lavoratori dello stabilimento, 20 dei quali con il contestato contratto di staff leasing. «Da oltre un anno – spiega il sindacato – è in corso una vertenza che ha visto susseguirsi incontri sia in azienda che in Regione dai quali non è mai emerso il reale piano industriale che la multinazionale, di proprietà del Fondo di Investimento Melrose, intende mettere in atto per lo stabilimento di Capalle».
L’azienda dove si producono semiassi per diverse case automobilistiche tra cui Fca, nello scorso ottobre aveva prospettato la presenza di numerosi esuberi, quantificati alla fine in 53 lavoratori, dovuti al negativo andamento del mercato dell’auto e all’automazione di alcune celle.
«Come Fiom, congiuntamente alla Rsu, – prosegue il sindacato – avevamo chiesto garanzie per lo stabilimento, all’interno di un piano dettagliato che prevedesse la gestione di questa fase attraverso l’utilizzo di ammortizzatori sociali e prevedendo al contempo uscite volontarie dall’azienda, compreso un piano di prepensionamenti. Tutto ciò, garantendo anche la reinternalizzazione di volumi produttivi, alcuni dei quali delocalizzati in altri stabilimenti del gruppo.
Nell’ultimo anno però sono cambiati ben quattro direttori rendendo di fatto impossibile ogni confronto sindacale. L’incontro del 14 gennaio, che doveva servire a chiudere il cerchio sul percorso fatto sin qui, non ha dato alcun esito perché il direttore di stabilimento, nominato a luglio, aveva formalizzato le proprie dimissioni il giorno precedente».

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