MONTEPULCIANO – Il Partito Democratico si appresta a un momento cruciale per il suo futuro interno.
Dal 28 al 30 novembre, Montepulciano (Siena) diventerà, come riporta da giorni la stampa nazionale, il palcoscenico di una “tre giorni” che potrebbe ridefinire gli equilibri all’interno del partito: l’evento che potrà sancire ufficialmente la nascita del cosiddetto “correntone” a sostegno di Elly Schlein, segretaria del PD. Non si tratta di una semplice riunione di correnti, ma di un’operazione strategica per rafforzare la leadership della segretaria e preparare il terreno per le sfide del 2027, con le politiche all’orizzonte.
L’iniziativa è promossa dalle tre principali aree che hanno sostenuto Schlein fin dal congresso del 2023, quando la segretaria vinse a sorpresa le primarie aperte, superando Stefano Bonaccini. Si tratta di “AreaDem” guidata da Dario Franceschini, l’ex ministro della Cultura e veterano della politica dem; “Demos”, il gruppo di sinistra moderata capitanato da Andrea Orlando e Giuseppe Provenzano; e “Compagno è il mondo”, l’area ereditata dagli ex Articolo 1 di Roberto Speranza, che ha portato con sé una componente più radicata a sinistra. Queste forze che rappresentano la spina dorsale della maggioranza schleiniana, confluiranno in un’unica coalizione, ufficialmente per “rafforzare la segretaria e la cultura di governo del PD”.
Ma non è solo un’alleanza tra alleati storici. L’evento di Montepulciano aprirà le porte anche a esponenti di aree che, pur non avendo sostenuto Schlein al congresso, si sono poi avvicinati alla sua linea politica. Tra questi, Matteo Orfini e i “Giovani Turchi”, Marco Meloni e Anna Ascani, vicepresidente della Camera e figura di spicco dei neo-ulivisti. L’obiettivo? Allargare la base della maggioranza, cooptando voci critiche che hanno chiesto più dibattito interno al partito, senza mai rompere con la segretaria. “Non sarà la nascita di un correntone a sostegno della segretaria”, giurano gli organizzatori, ma la sottolineatura sembra più un’astuzia per tranquillizzare proprio lei, Elly Schlein, nota per la sua diffidenza verso le dinamiche correntizie.
Elly Schlein parteciperà all’evento, segno che ha superato le iniziali preoccupazioni. Inizialmente diffidente – memore della promessa di abolire le correnti durante la campagna congressuale – la segretaria ha accettato l’invito dopo rassicurazioni sul fatto che si tratti di un’operazione di sostegno, non di condizionamento. Eppure, il timing non è casuale: l’appuntamento arriva subito dopo le regionali, in un momento in cui Schlein deve decidere se convocare un’assemblea nazionale per tracciare la rotta verso le politiche del 2027. Entro Natale, la segretaria dovrà sciogliere il rebus sul congresso: subito, a marzo 2026, o post-elezioni?
Franceschini, in particolare, emerge come figura chiave: l’ex mentore di Schlein, ora percepito come una “insidia” da alcuni, lavora per bilanciare il decisionismo della leader, puntando a un PD più inclusivo e meno “a tutto campo” con i pentastellati.
La scelta di Montepulciano non è solo logistica: la cittadina senese, simboleggia un ritorno alle radici toscane del PD. Dal 28 novembre al 30, si susseguiranno seminari, dibattiti e riflessioni su temi caldi: la battaglia contro la manovra di bilancio, l’alleanza a sinistra, la sanità e l’immigrazione.







