frankensteinOggi mi voglio divertire.
Non posso sempre pensare alle cose che non vanno nel turismo italiano («ho già troppe malinconie, mi bastano i beni culturali» ha scritto una volta Fortebraccio). E voglio indossare i panni di Dottor Frankenstein del turismo toscano, scegliendo secondo capriccio i pezzi migliori che vedo in giro per dimostrare che una sana opera di “copia e incolla” potrebbe permettere di mettere insieme una creatura niente affatto mostruosa.

Comincio da Firenze perché è la scelta più facile. Da qui non si può che prendere il Convention & Visitors Bureau (leggi)  che è un esempio di efficienza e qualità a livello nazionale, ed al quale, saggiamente, il Comune ha consegnato le chiavi dei servizi turistici per i prossimi tre anni, senza inventarsi cose nuove, visto che già ce n’è una che funziona.

Invece da Prato, che sul turismo sta dimostrando tanta buona volontà – prendo l’attività di Palazzo Pretorio (leggi)  perché fra collezione permanente e mostre temporanee (fino al 30 giugno c’è quella dedicata a “L’Ombra degli Etrsuchi”) mi sembra l’esempio migliore di quella che deve essere l’attività di un polo culturale vero e proprio.

Da Siena, quello che mi serve è la politica di sostegno alla bassa stagione turistica (quella che va da novembre a marzo) con un calendario fitto di appuntamenti che si ripetono anno dopo anno e che mescolano mercato nel Campo, cultura, arte, musica, sport e Via Francigena (leggi) e perché ha saputo introdurre una norma molto semplice e di gran buon senso: non far pagare checkpoint e parcheggio ai bus turistici che dal 16 novembre al 15 febbraio fanno almeno una notte in una struttura ricettiva cittadina.

Dell’Arcipelago Toscano mi serve invece l’esempio di un evento di richiamo, costante negli anni (anche se poco pubblicizzato) che è il Walking Festival (leggi) ovvero il programma di un intero mese, dal 3 aprile al 1° maggio, dedicato ad escursioni naturalistiche all’Isola d’Elba, Capraia, Giglio, Giannutri, con panorami, colori e profumi di primavera da far perdere la testa.

E da Pisa, infine, il vero e proprio “florilegio” di visite guidate a tema, visite guidate teatralizzate, passeggiate e laboratori didattici che vengono organizzati durante tutto l’arco dell’anno, sia per illustrare il patrimonio culturale permanente, sia in occasione delle mostre di Palazzo Blu, delle iniziative dell’Opera Primaziale o del Museo della Grafica.
Peccato però, che qui non ci sia un sito unico su cui sono raccolte tutte insieme ed ognuno debba promuoversi le proprie…

 

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