PISA – All’Ospedale Nuovo Santa Chiara, a Cisanello nella periferia di Pisa, svettano le bandiere italiana e toscana sull’edificio 34, quello (pur ancora da completare) cresciuto più velocemente in altezza di tutto il cantiere e che ospiterà degenze e sale operatorie, terapie intensive e centro ustioni.

Ma anche gli altri edifici stanno prendendo forma:  gli edifici 33 e 35 che ospiteranno il centro prelievi, il palazzo direzionale con gli uffici amministrativi, gli stabili destinati a cucina-mensa, le centrali di energia, i magazzini e gli edifici universitari (polo didattico e scienze mediche di base). Un terzo delle opere sono state completate e basta collegarsi al sito web aggiornato in tempo reale https://www.e-chiaracresce.it/ per poter visualizzare, in modalità timelapse, il cambiamento impressionante di tutta l’area, dalla prima movimentazione terra fino ad oggi.

Era l’ottobre 2019 quando fu firmato il contratto per le opere propedeutiche (viabilità, sottopassi, isola ecologica), seguito a dicembre dalla posa simbolica della prima pietra. Ad aprile 2021, nonostante la pandemia, la firma del contratto con il soggetto appaltatore (per le nuove costruzioni e la gestione e manutenzione), seguita a luglio dalla consegna dei lavori con la delimitazione dell’area di cantiere e il via libera agli scavi per gettare le fondamenta dei nuovi edifici.

Il cantiere è andato avanti rispettando la tabella di marcia, nonostante l’impennata dei costi delle materie prime e dell’energia, ed oggi, 8 giugno, alla presenza di enti, istituzioni ed autorità è stato festeggiato il primo grande traguardo di quello che sarà un ospedale moderno e all’avanguardia e di rilievo internazionale, con all’interno la Scuola di Medicina e gli spazi per la ricerca e la didattica.

Un campus universitario dentro l’ospedale e l’ospedale dentro un campus universitario, senza più frammentazioni e difficoltà logistiche. Tutto su un’unica grande area della città, quella nord-ovest, finora periferica ma destinata a diventare presto baricentro di tante sinergie, con le trasformazioni urbanistiche importanti che la caratterizzeranno. Un ospedale ad alta specializzazione e ad alta tecnologia, che in questi anni sta adeguando la progettazione alle nuove sfide poste dalla transizione digitale. Un ospedale in grado di competere in tutto con i grandi ospedali del nord Europa.

L’appalto prevede, da qui al 2025, il completamento degli edifici a uso sanitario e didattico e poi, per i successivi nove anni, la gestione e manutenzione sia del patrimonio immobiliare di nuova edificazione sia di quello pre-esistente nel presidio ospedaliero di Cisanello, la gestione e produzione del calore e la logistica dei trasporti, comprese la fase di start-up di avviamento dell’intero complesso di Cisanello. In Prefettura è stato siglato un protocollo  di legalità  per la prevenzione di infiltrazioni mafiose e fenomeni corruttivi.

Il contratto stipulato con il raggruppamento temporaneo di imprese vincitore dell’appalto (FInso Spa capogruppo mandataria, oltre a Cmb e Cmsa) prevede un importo lavori di oltre 250 milioni di euro, integrati da fondi necessari per far fronte all’imprevedibile impennata dei prezzi conseguente al conflitto in Ucraina, e 130 milioni per la gestione e manutenzione.

Il raggruppamento di imprese dovrà infatti attivare i nuovi edifici curando il trasferimento dei reparti sia dal presidio ospedaliero storico di Santa Chiara a Cisanello, sia all’interno dei vari padiglioni di Cisanello.

Le opera realizzati negli ultimi due anni riguardano anche l’efficientamento energetico e si stanno valutando ulteriori progetti, dalla copertura dei parcheggi con pannelli solari fotovoltaici di nuova generazione ad alta efficienza all’utilizzo della geotermia per ridurre al minimo l’utilizzo di fonti fossili, sulla base di studi del Dipartimento della Terra dell’università di Pisa. L’obiettivo è di avere un ospedale “green” nel rispetto anche delle indicazioni europee.

Sempre l’Ospedale Nuovo Santa Chiara sarà, con il suo cantiere, il luogo della prima sperimentazione, nel caso di un’opera pubblica così rilevante e sanitaria, della piattaforma di elaborazione fotogrammetrica, analisi georeferenziata e creazione di modelli 3d che la Regione, attraverso un software libero ed open source, mette a disposizione attraverso il proprio cloud.

Si tratta di un modulo del più ampio progetto chiamato Smart Region, che offre tecnologie per il trattamento dei big data, come quelli inviati ad esempio dai sensori sparsi per una città, lavorati anche attraverso algoritmi di intelligenza artificiale e che potrebbero essere utilizzati, a cantiere ultimato, per fare del Santa Chiara un edificio ‘intelligente’.

E’ stato già registrato il nuovo marchio che accompagnerà la nascita dell’Ospedale Nuovo Santa Chiara, con la scritta NSC “Cresce con te”, in cui un’asta della lettera N raffigura la Torre pendente stilizzata. Il marchio non sostituisce il logo ufficiale dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana ma sarà il tratto distintivo di ogni documento e atto di questi anni fino al completamento dell’opera.

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