Scandalo-Mps-gli-otto-bonifici-incriminati_h_partb-2.jpgNel primo giorno dell’aumento di capitale da 3 miliardi Mps chiude in Borsa con un +11,28% a 2,14 euro. Mentre i diritti cedono il 18,41% a 6,14 euro. Sia le ordinarie sia le azioni di nuove emissione hanno trascorso l’intera seduta in asta.

«E’  veramente presto per esprimere qualsiasi giudizio». Così il presidente di Banca Mps Alessandro Profumo ha commentato questa mattina  l’andamento del titolo in Borsa . «Il diritto scende e il titolo sale, ci sono un po’ di problemi tecnici, l’avevamo visto anche nell’aumento di capitale precedente» ha poi aggiunto Profumo commentando l’andamento del titolo. «Bisogna vedere l’insieme delle cose e come procede il combinato disposto dei due elementi» ha concluso.

The European Central Bank's new chief MaDraghi: «Aumento di capitale non basta» «L’aumento di capitale da solo non basterà a risolvere i problemi strutturali» del Montepaschi: lo scrive il presidente della Bce, Mario Draghi, in una lettera inclusa nella documentazione d’offerta dell’aumento di capitale e pubblicata dalla Bloomberg. Mps scrive Draghi  «deve dare una soluzione definitiva ai suoi problemi strutturali».  Nella lettera al Montepaschi, datata 12 maggio 2015 e firmata dal presidente della Bce, la Bce scrive che la banca senese deve affrontare i problemi strutturali dati da «esposizione ai crediti problematici, debole situazione del capitale e bassa performance degli utili». Essendo l’aumento di capitale insufficiente nel giudizio della banca centrale, «non solo il primo elemento del piano, ma anche gli altri due componenti devono essere realizzati». Nella missiva la Bce dà il via libera alla classificazione dell’operazione come capitale common equity Cet1, e giudica l’aumento di capitale un «passo fondamentale» verso la realizzazione degli altri due elementi, vale a dire «affrontare l’esposizione ai crediti problematici e operare una ristrutturazione, incluse fusioni e acquisizioni».

fondazione mps.jpgLa Fondazione vende e scende all’1,55% Nella giornata di oggi, intanto, la Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha annunciato in una nota di esser scesa all’1,55% di Banca Mps e di essere intenzionata a sottoscrivere l’aumento di capitale in corso per tale quota. Nelle precedenti comunicazioni in Consob l’ente senese risultava al 2,5% del capitale di Mps, nell’ambito tra l’altro del patto a suo tempo stretto con Fintech e Btg Pactual. Oggi la Fondazione annuncia che a seguito di operazioni di cessione effettuate sul mercato la scorsa settimana la quota è scesa dapprima il 20 maggio all’1,86% e dunque al di sotto della soglia del 2%. Nella successiva giornata del 21 maggio la partecipazione è quindi scesa all’1,55%. Tale quota, spiega Palazzo Sansedoni, «rappresenta il target di partecipazione in relazione al quale si procederà alla sottoscrizione del prossimo aumento di capitale». «La decisione assunta – precisa quindi la Fondazione Mps -, che comporta un ulteriore impegno finanziario per la Fondazione e conferma la valenza strategica dell’interessenza nella conferitaria nel solco del mantenimento del legame con il territorio, si colloca nell’ambito del processo di controllo del grado di diversificazione del patrimonio della Fondazione e del valore della partecipazione».

 

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